Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, ha già licenziato oltre 3 mila dipendenti: partita la class action di quest'ultimi presso il Tribunale di San Francisco.
Elon Musk ha completato soltanto pochi giorni fa l’acquisizione di Twitter per la “modica” cifra di 44 miliardi di dollari.
Il paperone americano, tuttavia, ha già iniziato a far parlare di sè – non certamente in termini positivi – all’interno dell’azienda, avendo deciso il licenziamento di oltre 3 mila dipendenti della piattaforma subito dopo il suo arrivo.
Pronta la class action
“Nel tentativo di porre Twitter su un percorso salutare, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale. Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma questa azione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro”, questa la mail che i dipendenti destinatari del provvedimento hanno ricevuto nelle ultime ore.
Poche parole che, in sintesi, significano siluramento.
I soggetti interessati, tuttavia, non hanno alcuna voglia di accettare passivamente quanto stabilito dal nuovo CEO, a tal punto da aver già presentato una class action presso il tribunale di San Francisco proprio contro l’azienda.
Gli ex dipendenti accusano Twitter di non aver ricevuto il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge e di aver appreso del loro licenziamento soltanto ieri, quando hanno trovato i loro account bloccati.