Quanto alle modalità di servizio "l'off line è un po' arretrato perché è quello che aveva preso più piede durante la pandemia" spiega Luciano Sbraga.
Il Food Delivery nel 2022 ha fatturato 2,8 miliardi di euro nel nostro Paese (in base al Rapporto Ristorazione di Fipe) e corrisponde a circa 4% del volume di affari complessivo dei servizi di ristorazione. A fare il punto con l’Adnkronos su questo settore che ha visto un vero e proprio boom durante il covid è Fipe-Confcommercio a pochi giorni dall’annuncio da parte di Uber Eats di lasciare il mercato italiano. Dei 2,8 miliardi di euro, secondo una stima di Fipe circa 1 miliardo si svolge attraverso l’online con le grandi piattaforme internazionali come Deliveroo, Glovo, Just Eat che si contendono il mercato anche in Italia. Mentre la fetta più grande di 1,8 mld è rappresentata ancora oggi dall’off line, un servizio che esiste da sempre ed è la consegna a domicilio attraverso il personale dell’attività fino a un certo raggio di chilometri.
Quanto alle modalità di servizio “l’off line è un po’ arretrato perché è quello che aveva preso più piede durante la pandemia, una volta cessata l’emergenza sanitaria molti hanno deciso di non proseguire” spiega all’Adnkronos Luciano Sbraga, direttore dell’Ufficio studi di Fipe Confcommercio. “Il Food delivery online è molto più sviluppato nei grandi centri urbani anche perché – spiega – sono le stesse piattaforme che sviluppano maggiormente il business nelle città dove ci sono più clienti, mentre soprattutto al Sud, funziona di più l’off line”.