Femminicidio a Cene, in valle Seriana: nel tardo pomeriggio un uomo di 55 anni ha ucciso la moglie di 51 anni, sparandole con una pistola. L’uomo ha poi rivolto l’arma verso di sé e si è tolto la vita. Il delitto si è consumato tra le mura domestiche.
L’omicidio di Sara Campanella
Potrebbe aprirsi una nuova fase nell’inchiesta sul femminicidio di Sara Campanella, la studentessa universitaria accoltellata a morte circa un mese fa a Messina. L’avvocato Giuseppe Cultrera, difensore di Stefano Argentino, il 27enne di Noto accusato dell’efferato delitto, ha annunciato l’intenzione di richiedere una perizia psichiatrica per il suo assistito.
“Stefano alterna momenti in cui si rende conto della gravità del suo gesto ad altri in cui sembra non comprendere”, ha dichiarato il legale. L’obiettivo della richiesta è accertare se, al momento dell’omicidio, il giovane fosse in grado di intendere e di volere.
Una tragedia che ha scosso la comunità
Il delitto risale a circa un mese fa, quando Sara Campanella, collega di università di Stefano Argentino, è stata uccisa in strada, a Messina.
Argentino è stato fermato poche ore dopo dai carabinieri, mentre si trovava con i genitori a Noto. La madre ha riferito agli inquirenti di aver scoperto solo in seguito l’atroce verità.
La lettera di scuse e la reazione della famiglia
Nei giorni successivi all’arresto, la famiglia di Stefano ha cercato di far pervenire una lettera di scuse ai genitori di Sara, tramite l’avvocato Cultrera. Tuttavia, i Campanella hanno deciso di non leggerla, in segno di dolore e distanza nei confronti dell’autore del gesto.
Ora, con la possibile perizia psichiatrica, si apre un nuovo fronte processuale che potrebbe influenzare la posizione giuridica dell’imputato. La procura attende la documentazione e le valutazioni degli specialisti prima di procedere con ulteriori sviluppi.

