“Oggi l’amara lezione dei conflitti del ventesimo secolo sembra dimenticata. L’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica”, ha aggiunto, sottolineando poi come “non è un conflitto con effetti soltanto nel territorio, le conseguenze della guerra riguardano tutti. A cerchi concentrici le sofferenze si vanno allargando colpendo altri popoli e nazioni. Accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro, la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare per molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica. Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali; intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti”,
Per il capo dello Stato, quindi, “con lucidità e con coraggio occorre porre fine all’insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”.
(ITALPRESS).
-foto Presidenza della Repubblica-