"La guerra mi fa male - ha ribadito Francesco - voglio dirlo, mi fa male"
“Sono disposto ad andare a Kiev. Voglio andare a Kiev. Ma a condizione di andare a Mosca. Vado in entrambi i posti o in nessuno dei due”. Lo ha ribadito il Papa in una intervista a La Nacion aggiungendo che il viaggio a Mosca, a suo avviso, “non è impossibile”. Non è impossibile? “Non sto dicendo che sia possibile. Non è impossibile- ha precisato Bergoglio-. Speriamo di poterlo fare eh. Occhio, non c’è nessuna promessa. Niente. Non ho chiuso quella porta”. Ma Putin la chiude o no? “Ma è lì che si distrae e la apre, non lo so”. “La guerra mi fa male – ha ribadito – voglio dirlo, mi fa male”.
Begoglio: “Putin un uomo colto”
Bergoglio, in un’altra intervista, aveva definito il leader del Cremlino Putin un uomo “colto”. “E’ colto – ha ribadito – . E’ venuto a trovarmi qui tre volte come capo di Stato e puoi avere una conversazione di alto livello con lui. Abbiamo parlato di letteratura una volta. Una cultura è qualcosa che si acquisisce non è una professione morale. Sono due cose differenti”. Bergoglio ha poi detto che non esiste un piano di pace Vaticano ma ha detto che esiste un “servizio di pace” per cui il Vaticano sta lavorando per porre fine alla invasione russa dell’Ucraina. Alla domanda se siamo davanti ad un genocidio, Francesco ha detto: “Non so se questo è genocidio o no, devono studiarlo, la gente deve definirlo bene ma non è certo un’etica della guerra a cui siamo abituati”.