Qualcosa si muove sul fronte diplomatico, dal Cremlino arriva l'apertura a possibili negoziati con l'Ucraina senza condizioni preliminari
Sono passati 258 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina.
Uno scontro tragico, partito dall’invasione russa su ordine del presidente Vladimir Putin lo scorso 24 febbraio, che ha portato alla perdita di migliaia di vite umane.
Nelle ultime ore, tuttavia, sembra che qualcosa stia iniziando a muoversi sul fronte diplomatico.
Il Cremlino, infatti, avrebbe aperto per la prima volta alla possibilità di sedersi al tavolo delle trattative con il presidente ucraino Zelensky senza condizioni preliminari.
“La Russia non pone condizioni preliminari – le parole del vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko – tranne che l’Ucraina dimostri buona volontà”.
Usa: “Continuiamo a parlare con Mosca per evitare il disastro nucleare”
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha invece confermato come il dialogo e i contatti tra gli USA e la Russia siano costanti, proprio per evitare quell’escalation che porterebbe a un possibile disastro nucleare mondiale.
“Lo abbiamo fatto quando è stato necessario chiarire potenziali malintesi – ha dichiarato Sullivan – e cercare di ridurre i rischi e ridurre la possibilità di catastrofi come il potenziale uso di armi nucleari”.