Sono tre le proposte note che sono state già avanzate per rilevare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese: dall’alluminio ucraino, passando alle batterie svedesi fino alla valorizzazione immobiliare di marca australiana.
Il 4 aprile, come anticipato dall’assessore regionale alle attività produttive, Edi Tamajo, l’ultimo incontro a Roma al ministero guidato da Adolfo Urso prima della predisposizione del bando che dovrà assegnare l’area. Insieme al bando c’è anche l’accordo di programma quadro sui cui la regione ha già puntato 70 milioni di euro e i 30 milioni dell’ultima finanziaria targata Musumeci per accompagnare una parte dei dipendenti ex Fiat alla pensione. Per l’inizio dell’estate, dunque, si dovrebbe avere un quadro più chiaro.