CATANIA – Sono 68 le procedure di infrazione avviate dall’Europa nei confronti dell’Italia. Di queste, oltre un terzo riguarda il settore ambientale. Sono ben 25 le infrazioni segnalate per una non corretta applicazione delle direttive europee, 18 quelle per non conformità del recepimento delle direttive, 14 per una mancata comunicazione delle misure di recepimento e 11 per una applicazione non corretta di regolamenti, trattati o decisioni.
Numeri che arrivano dal Dipartimento per gli Affari Europei del Consiglio dei Ministri e che raccontano di una cruda realtà riassunta dalla Corte dei conti in un documento sulle sanzioni elaborato lo scorso gennaio dalla Sezione di controllo per gli Affari europei e internazionali. Tra le 44 pagine della deliberazione n.3/2025, si evidenzia come “dal 2011 ad oggi sono stati versati (dall’Italia, nda) a titolo di sanzione 1 miliardo e 167 milioni, di cui più del 70% per infrazioni in materia ambientale”. Le procedure di infrazione possono portare a sanzioni economiche nel caso in cui gli Stati membri non si adeguino al diritto dell’Unione europea. L’Italia, pur presentando un numero significativo di procedure, mostra una posizione in miglioramento…

