Con i contagi da Covid che rialzano la testa negli Stati Uniti, l’Ue cerca di correre ai ripari, raccomandando ai suoi 27 Paesi di reintrodurre le restrizioni ai viaggi per turismo di quanti arrivano dall’America senza essere vaccinati.
Ad essere rimossi dalla lista delle provenienze considerate “sicure” non sono solo gli Usa, ma anche Libano, Montenegro, Kosovo, Nord Macedonia e Israele. Quest’ultimo il più veloce nella campagna vaccinale della prima ora e adesso ripiombato nell’emergenza, principalmente a causa della variante Delta.
La maggior parte dei Paesi europei aveva riaperto i confini agli statunitensi proprio a giugno – nonostante i tassi di infezione relativamente alti in alcune parti del Paese – sperando in una spinta per la ripresa dell’industria turistica. Ma il colpo di coda del virus negli Usa, con un tasso di infezione ben al di sopra della soglia di guardia prevista dall’Ue per restare nell’elenco (ovvero meno di 75 nuovi casi quotidiani ogni 100mila persone negli ultimi 14 giorni), ha fatto scattare la contromisura. Un via libero, quello europeo, che comunque non era stato ricambiato da Washington, creando frustrazione tra alcuni leader Ue, a partire dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen che per prima ad aprile, in un’intervista al New York Times, si era spesa in nome della reciprocità.
Già alcuni Paesi dell’Ue comunque, nelle settimane scorse, come ad esempio Germania e Belgio, avevano classificato gli Stati Uniti come aree a rischio, chiedendo test e quarantena, mentre per i vicini Francia e Olanda restavano sicuri. L’Italia per i non vaccinati Usa, fino ad oggi, richiedeva un test antigenico rapido o molecolare (Pcr) entro le 48 ore dalla partenza.
Dopo quest’ultimo aggiornamento, su proposta della presidenza di turno slovena, l’elenco Ue dei Paesi di provenienza sicura si è ristretto a 17, tra cui Canada, Giappone e Nuova Zelanda. Ma il blocco continua ad aprire le porte alla maggior parte dei visitatori extra Ue completamente vaccinati, anche se con l’obbligo di test e periodi di quarantena, a seconda della destinazione.