Ue, Minniti, il suo futuro ormai dipende dall'Africa - QdS

Ue, Minniti, il suo futuro ormai dipende dall’Africa

Ue, Minniti, il suo futuro ormai dipende dall’Africa

sabato 09 Ottobre 2021

Il monito del presidente della Fondazione Med-Or, che, da Ministro, fu l'unico ad arginare, con accordi internazionali, il flusso dei migranti: "Se l'Africa sta bene l'Europa starà bene". E viceversa"

“Il futuro della Europa nei prossimi vent’anni dipenderà dall’Africa e l’Africa sarà sempre di più lo specchio dello Europa. Se l’Africa sta bene l’Europa starà bene. E se l’Africa sta male, non ci sono muri che tengono, e l’Europa starà male”.

Lo ha detto a Roma il presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti nel suo intervento durante la cerimonia di consegna di tre Borse di Studio agli studenti provenienti dalla Mohammed VI Polytechnic University of Rabat, alla presenza del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

“Noi – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno, l’unico ad arginare, grazie ad accordi internazionali, il flusso dei migranti – non dobbiamo sottovalutare quello che sta avvenendo nel nord Africa e nell’Africa subsahariana”, che richiede “un impegno, una visione, un’azione da parte dell’Europa”.

Minniti ha inoltre sottolineato: “non dobbiamo mai dimenticarci che la cultura, la formazione, la storia e le religioni, possono diventare non un punto di separazione e rottura, ma un punto d’unione: è questa la scommessa che stiamo facendo noi e quello che dobbiamo continuare a fare”.

Il presidente della Fondazione Med-Or è tornato ancora a ribadire che “i prossimi anni saranno segnati da due punti di riferimento: uno sarà il Pacifico e l’altro sarà il Mediterraneo. Il Pacifico perché è il punto di congiunzione tra il continente americano e quello asiatico. Il Mediterraneo perché il punto di congiunzione tra l’Europa e il continente africano”.

Su questo-sottolinea con forza Minniti – “si articola e si gioca la sicurezza del pianeta, l’interesse dell’Europa e quello dell’Italia” risiedono nel “costruire una rete che tenga conto di questo. Mentre l’Europa guardava verso l’Est e rimaneva il tema della minaccia ad Est, un pezzo dell’Est è scivolato nel Mediterraneo. L’Europa deve comprendere che ogni giorno che si perde è un giorno perduto”.

La assegnazione di tre borse di studio per giovani di nazionalità marocchina è avvenuto nell’ambito di un progetto di collaborazione interuniversitaria sviluppato con la fondazione Med-Or di Leonardo e la Mohammed VI Polytechnic University.

Alla cerimonia di consegna erano presenti, oltre il ministro Di Maio, l’ambasciatore del Marocco in Italia Youssef Balla.

Presenti anche i tre studenti borsisti con i vertici Luiss: il presidente Vincenzo Boccia, la vicepresidente Paola Severino, il rettore Andrea Prencipe e il direttore Generale Giovanni LoStorto.

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