Uffici Agenzie fiscali, senza turnover è impasse - QdS

Uffici Agenzie fiscali, senza turnover è impasse

Uffici Agenzie fiscali, senza turnover è impasse

martedì 14 Gennaio 2020

“Carenze organizzative”, protestano in Sicilia lavoratori: incroceranno le braccia il prossimo 23 gennaio. Fumata nera anche sulla nomina del vertice. Il Direttore Antonino Maggiore è decaduto da oltre un mese. Presso la direzione regionale siciliana, oltre al Direttore, al momento un solo dirigente rimasto

PALERMO – I lavoratori delle Agenzie fiscali incroceranno le braccia in Sicilia il prossimo 23 gennaio, per protestare contro le carenze organizzative dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane. I sindacati di categoria hanno indetto per quella data delle assemblee che dureranno due ore e si terranno in tutti gli uffici delle due agenzie e dei Monopoli.

“Le carenze organizzative delle due amministrazioni – ha spiegato il segretario generale della Uil Pa Sicilia Alfonso Farrugia – si riflettono pesantemente sulla quotidianità del personale, sottoposto a carichi di lavoro sproporzionati e mai concertati con le stesse sigle che rappresentano i dipendenti”.

Troppe fumate nere per la nomina dei Direttori delle Agenzie Fiscali. Come al solito, infatti, i misteri della politica ostacolano lo svolgimento ordinario e sereno delle attività primarie dello Stato.

Parliamo, principalmente, della mancata nomina dei vertici delle Agenzia delle Entrate e delle Dogane i cui direttori (rispettivamente Antonino Maggiore e Benedetto Mineo) sono decaduti da oltre un mese. Il Governo, infatti, a seguito dello spoil system, li avrebbe dovuti confermare o sostituire entro 90 giorni ma, probabilmente a causa dell’esistenza di veti incrociati, li ha lasciati decadere, decapitando, di fatto, la complessa macchina fiscale del nostro Paese.

C’è da dire, peraltro, che anche i Comitati di Gestione delle Agenzie sono scaduti. Quindi, non solo mancano i direttori, ma mancano pure gli Organi statutari indispensabili per la normale gestione amministrativa delle Agenzie, quelli, cioè, che devono ratificare la nomina dei Direttori Centrali e di altre importanti pedine delle stesse agenzie.

Intanto, le Entrate devono provvedere urgentemente a gestire tutte le operazioni connesse alle recenti disposizioni della legge di bilancio del 2020 e puntare al recupero della grossa fetta di evasione prevista in bilancio. Anche le Dogane devono fronteggiare la lotta all’evasione, ma sono pure chiamate a gestire la difficile fase di transizione conseguente all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Insomma, un bel pasticcio che ha dato luogo non solo alle proteste dei contribuenti onesti, ma anche dei sindacati dei dipendenti delle Agenzie i quali, lamentando l’impasse causato principalmente dalla mancanza dei Comitati di Gestione e la conseguente mancata attribuzione delle risorse necessarie per la corresponsione dei compensi ai funzionari di vertice (principalmente i capo team), hanno proclamato lo sciopero.

Non dimentichiamo, peraltro, che le agenzie, da alcuni anni, a causa delle nota sentenza della Corte Costituzionale, la n. 37 del 17 marzo 2015, che ha declassato tutti i dirigenti che non avevano superato un concorso per l’accesso alla carriera dirigenziale, è stata privata di oltre 800 dirigenti, con gli evidenti problemi che una simile falcidia può determinare.

Vale la pena ricordare, per esempio, che presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, fino al 31 dicembre del 2019, oltre al Direttore Regionale, c’erano solo due dirigenti. Dal primo gennaio di quest’anno, andata in pensione una dirigente, ne è rimasta solo una.

Così come vale la pena ricordare che, specialmente in Sicilia, il pensionamento di molti funzionari, senza il necessario turnover, crea grosse difficoltà operative che solo grazie all’impegno dei pochi dirigenti rimasti e di tutto il personale ancora in servizio, si riesce con sacrificio a superare.

A questo punto, quindi, una soluzione appare veramente indispensabile. Bisogna procedere con urgenza alla nomina dei Direttori delle Agenzia e dei Comitati di Gestione, e bisogna pure trovare una giusta sistemazione del personale dedicato ai difficilissimi compiti previsti per il funzionamento della macchina fiscale.

Per affettare soluzione del problema, che riguarda non solo il funzionamento degli uffici fiscali ma anche i servizi che vanno resi ai cittadini (come i rimborsi), c’è chi pensa pure di rivolgersi al Garante del Contribuente.

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