Corsa contro il tempo per rintracciare e trarre in salvo i cinque occupanti. Da oggi partecipano alle ricerche 10 navi
Continua la corsa contro il tempo per rintracciare e trarre in salvo i cinque occupanti del Titan, il sommergibile disperso da domenica mentre scendeva verso il relitto del Titanic, al largo delle coste del Canada. In caso di emergenza il sommergibile dispone di una riserva di ossigeno sufficiente per 96 ore circa e finirà oggi tra le 11 e le 12 di oggi.
Le operazioni di ricerca si sono intensificate dopo che sono stati captati rumori provenienti dal fondale martedì e di nuovo ieri. Ancora non si è certi delle cause e delle origini dei suoni – che potrebbero provenire dall’interno del sommergibile – ma intanto l’area della ricerca è stata ampliata ad una zona che equivale in superficie a circa 10mila miglia quadrate – 26mila Km quadrati – e in profondità scende fino a 2,5 miglia, circa 4mila metri.
A bordo della OceanGate Expeditions il britannico Hamish Harding, Shahzada Dawood ed il figlio Suleman Dawood, pakistani, l’amministratore delegato e fondatore di OceanGate, Stockton Rush, il francese Paul-Henri Nargeolet. La guardia costiera americana ha potuto contare fino a ieri sull’aiuto di cinque navi di superficie che hanno partecipato alle ricerche e oggi il numero dovrebbe passare a dieci, come annunciato ieri dal capitano Jamie Frederick.
“Quello che posso dirvi – ha spiegato – è che stiamo cercando nell’area in cui sono stati rilevati i rumori e continueremo a farlo e quando saremo in grado di ottenere altri veicoli telecomandati, in mattinata, l’intento sarà quello di continuare a cercare nella zona in cui sono stati rilevati i rumori, e verificare se continuano a essere rilevati”.