ROMA – “Un anno a metà” di Bruno R. Polito racconta la storia di una comune passione sportiva e di un impegno nel sociale che lega persone diverse nelle loro piccole storie e negli itinerari di vita.
Pur strette nel reticolo delle regole e dei valori dominanti non cedono all’omologazione, né a scelte opportunistiche.
La normalità di vita dei protagonisti trova però un arresto improvviso ma soprattutto una diversa dimensione a causa delle vicende legate all’epidemia del Covid-19 che stravolge tutto.
L’improvvisa pandemia, l’isolamento che ne segue e l’appannarsi di tante certezze genera un rapporto nuovo e diverso con la quotidianità, ma non viene meno la coralità del vissuto.
Nell’incertezza del dopo, resta la speranza della rigenerazione dei valori in cui hanno creduto.
Polito nasce a Roma. Attento osservatore dei problemi del sociale e dello sport, non manca nell’impegno sul territorio oltre i ruoli di lavoro.
Ha pubblicato studi in diritto, in particolare sui comportamenti omissivi delle amministrazioni pubbliche e sulla ragionevole durata del processo. è autore di romanzi “Fuggire da, correre verso” (Ed. Aracne), sulla funzione pedagogica e di riscatto della pratica sportiva.
Di prossima pubblicazione il libro “Frammenti della prima Repubblica”, che affronta il tema del rapporto fra libertà ed istanze individuali nei condizionamenti del contesto politico e sociale del momento.

