Agrigento

Un essenziale contributo dei professionisti nei processi locali di rigenerazione urbana

AGRIGENTO – Il fenomeno spopolamento, soprattutto in Sicilia, sta assumendo contorni preoccupanti e sono al vaglio numerose strategie per invertire la tendenza. Nell’Isola, in materia urbanistica, vige ancora la Lr. 71 del 1978 e la IV Commissione dell’Ars Ambiente, Territorio e Mobilità, presieduta da Giusy Savarino, insieme ai deputati Alessandro Aricò, Giorgio Assenza e Giuseppe Galluzzo (esponenti di Diventerà bellissima), ha presentato il 2 aprile del 2019 il disegno di legge “Governo per il territorio”.

Una riforma importante – discussa in questi giorni ad Agrigento alla presenza degli Ordini professionali – per semplificare le procedure di adozione dei Piani urbanistici e rigenerare l’abitato. “Piuttosto che costruire nelle periferie con nuovo consumo di suolo – ha dichiarato la presidente della IV Commissione Ars, Giusy Savarino – dobbiamo puntare a recuperare i centri abitati e i centri storici. Per fare questo stiamo prevedendo un sistema di incentivi economici”.

Rigenerazione urbana intesa come un insieme d’interventi su edifici pubblici e privati, attraverso iniziative di demolizione, ricostruzione, ristrutturazione o altro. “Una legge urbanistica – ha commentato il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Alfonso Cimino – deve avere come attori principali gli architetti chiedendo, con energia, che gli Ordini professionali siano parte integrante delle fasi di concertazione degli strumenti urbanistici e di approvazione del nuovo Comitato tecnico-scientifico della Regione, ex Cru”.

Nel frattempo i piccoli Comuni, per rivitalizzare i centri storici, stanno portando avanti l’iniziativa “Case 1 euro”. Di recente, un protocollo d’intesa è stato siglato tra l’Ordine degli architetti di Agrigento e il Comune di Grotte, con a capo il sindaco Alfonso Provvidenza. “Un tassello fondamentale – ha spiegato il primo cittadino – per la valorizzazione e la preservazione paesaggistica e architettonica del territorio. Grazie all’accordo con il presidente Cimino, l’Ordine offre al Comune la possibilità di sperimentare il collegamento tra pratica professionale e i propri iscritti come struttura organizzativa e bisogni di realizzazione di idee e interventi richiesti dall’Ente locale”.

“Le modalità operative – ha aggiunto – prevedono, tra l’altro, il monitoraggio degli edifici esistenti in centro storico per un possibile recupero, utilizzando anche strumenti finanziari quali l’Ecobonus, nonché la mappatura degli edifici schedati”.

“L’auspicio – ha concluso il sindaco Provvidenza – è che anche nel Comune di Grotte si possano affermare nuovi e virtuosi modelli di rigenerazione urbana e, in particolare, la vendita delle case del centro storico a un prezzo simbolico e la realizzazione di porzioni di quartiere dedicate alla cultura”.