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Un italiano su tre non capisce cosa legge. Sud più ignorante? No, i cervelli fuggono

Un italiano su tre non capisce cosa legge. Sud più ignorante? No, i cervelli fuggono
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Italia fanalino tra i Paesi Ocse e il quadro è peggiorato rispetto a 10 anni fa. Elevato il divario tra Mezzogiorno e Nord

ROMA – Immaginiamo che l’Italia sia una grande classe di scuola primaria. E immaginiamo pure che tanti “alunni” facciano fatica ad arrivare in quinta, perché hanno delle lacune in comprensione del testo, matematica e problem solving. In questa grande classe verrebbe bocciato circa un alunno su tre. Ma un “debito” si può sempre recuperare. Se però, a distanza di dieci anni, la stessa classe fosse sempre al punto di partenza allora ci sarebbe da preoccuparsi. Bene, fine dell’immaginazione.

La “classe” è il nostro Paese e, stando a quello che dice l’Ocse, un italiano su tre legge ma non capisce: così nel 2012, allo stesso modo (o quasi) nel 2023. Ed è davvero preoccupante. Di recente è stata pubblicata l’indagine sulle competenze degli adulti 2023 di Piaac-Ocse, ciclo 2, che giunge dopo dieci anni dall’ultima (2012). Lo studio è elaborato su un campione di persone d’età tra i 16 e 65 anni in un raggio geografico internazionale, che confronta 31 Paesi ed economie. L’obiettivo è quello di scoprire cosa è cambiato negli ultimi dieci anni sulle competenze “base”: literacy (alfabetizzazione), numeracy (matematica) e problem solving.

L’Italia ne esce “a pezzi”: quasi in tutto fanalino di coda. Il 35% degli adulti italiani ha una bassa competenza in alfabetizzazione…

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