Ne “Il libro dei sette sigilli” la scrittrice catanese Barbara Bellomo ha scelto di confrontarsi con un genere tutto nuovo.: dal giallo al thriller. "Ho dovuto lasciare la Sicilia e quel che avevo costruito nei precedenti libri"
CATANIA – Una storia avvincente, contornata da personaggi complessi, misteriosi e con figure femminili dalla personalità spiccata. Questo e tanto altro riserva “Il libro dei sette sigilli”, il primo thriller di Barbara Bellomo, pubblicato da Salani Editore. Accantonata, almeno per ora, Isabella De Clio, protagonista della prima trilogia, la scrittrice catanese ha voluto raccontare nel suo quarto romanzo un’avventura sospesa tra realtà e leggenda.
La protagonista è la scrittrice Margherita Mori, la quale ha da poco pubblicato un libro, in cui racconta la storia di un volume apocalittico, protetto da sette sigilli e in grado, all’apertura di ogni sigillo, di flagellare la popolazione con terribili catastrofi. Il volume, ambientato tra Roma e Venezia, vede la presenza di tanti piani temporali ma espone ancora una volta la storia di persone normali.
Intervistata dal Quotidiano di Sicilia, Barbara Bellomo ha svelato i dettagli e il percorso di studio che l’ha portata alla stesura di questa nuova opera. “Cambiare genere – spiega – è stato difficile. In un primo momento passare al thriller non pensavo mi impegnasse tanto, perché il giallo continuava a bussare alla porta come la precedente protagonista. Mi sono confrontata con un oggetto noto a tutto il mondo, l’Apocalisse di Giovanni, ed è stata una scelta consapevole. Ho dovuto lasciare anche la Sicilia, un trasferimento in massa delle mie emozioni e di tutti i volti che avevo costruito nei precedenti libri”.
Dietro questo romanzo una lunga ricerca per approfondire i diversi piani temporali che caratterizzano la storia. “È stato un percorso lungo almeno un anno – aggiunge – e che mi ha permesso di trattare argomenti che avevo già studiato, ma che erano riposti nel cassetto. Ci sono degli episodi storici che hanno sempre sollecitato la mia attenzione. Il libro dei sette sigilli è un oggetto magico, ha attraversato i secoli e di conseguenza anch’io ho attraversato la storia”.
Dopo Isabella De Clio, anche nel nuovo personaggio, Margherita Mori, è possibile intravedere il carattere dell’autrice. “La protagonista – spiega – affronta una sfida come lo è stata per me scrivere questo romanzo. Un lavoro che ha richiesto tanta energia. Credo che uno scrittore non debba fossilizzarsi mai, ma rimettersi sempre in gioco. Cambiare completamente storie e personaggi ha permesso anche a me di cambiare modalità di scrittura, di costruzioni e di intrecci. Ho conservato il mio ritmo narrativo, ma ho inserito tante cose nuove in questo romanzo”.
Twitter: @AntoninoLoRe