Scicli per le politiche culturali: un piano di gestione con Siracusa, Pantalica e Villa del Casale. Dalla Regione 100 mila euro di investimenti a fronte del milione stanziato dallo Stato
SCICLI (RG) – Fare sinergia tra le città tardobarocche, con Scicli protagonista. Si è discusso di questo, qualche giorno fa, per lo sviluppo delle città del Val di Noto che avranno un unico Piano di Gestione, insieme a Siracusa, Pantalica e la villa del Casale di Piazza Armerina.
È stato il vicesindaco di Scicli Caterina Riccotti a partecipare alla riunione insieme al sindaco di Noto Corrado Bonfanti e all’assessore comunale di Siracusa Fabio Granata visto che Scicli sarà protagonista di questa stagione di svolta nelle politiche culturali in Sicilia.
I siti Unesco saranno uniti così per fare da traino a tutti i diversi attrattori culturali, per sviluppare maggiormente la vocazione turistica della Sicilia. “Grazie alla Legge 77 – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del comune di Scicli Caterina Riccotti – un milione e cento mila euro sarà investito nella Sicilia orientale in politiche culturali condivise fra i comuni di Scicli, Modica, Ragusa, Noto, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Siracusa, Cassaro, Ferla, Sortino, e Piazza Armerina”.
Sono infatti 13 i comuni siciliani che hanno presentato il progetto, finanziato dal Mibact a valere sulla Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione siciliana, sui siti Unesco del Sud Est. Come ha illustrato lo stesso vicesindaco Riccotti, sono cinque le azioni messe a punto da Civita Sicilia, l’associazione che ha ricevuto l’incarico progettuale. “È prevista – ha aggiunto ancora il vicesindaco Riccotti – la sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco e l’istituzione del relativo archivio unico, la progettazione e attuazione della comunicazione dedicata, il piano di cartellonistica. Tra le iniziative che partiranno nelle prossime settimane – ha continuato – anche i corsi di marketing turistico per operatori commerciali.
Un’azione riguarderà la didattica e la valorizzazione, con particolare attenzione ai temi dell’accessibilità dei siti”. Tra le azioni per il territorio avviate, ‘Raccontami una storia’ in collaborazione con l’Agesci: un laboratorio, anche a cielo aperto, nel quale la narrazione diventa elemento d’unione tra passato e presente, attraverso innumerevoli storie che risvegliano l’identità dei luoghi.
La Regione, come anticipato dal vicesindaco di Scicli, compartecipa con100 mila euro a fronte del milione stanziato dalla Stato. Si tratta naturalmente di un’ottima occasione per i comuni siciliani che hanno aderito visto che i siti Unesco stanno ricevendo sempre maggiore attenzione e visto che meritano senz’altro un interesse più attento ed esaustivo.