CATANIA – Ricerca biomedica e biotecnologica d’avanguardia e rapido trasferimento di risultati innovativi nella pratica clinica, attraverso la realizzazione di dispositivi biomedicali da tutelare tramite appositi brevetti. L’Ateneo di Catania si ‘allea’ con la Fondazione Ri.Med., centro regionale con sede a Palermo che promuove, sostiene e conduce progetti di ricerca biomedica e biotecnologica, tramite un importante accordo-quadro che è stato firmato ieri nei locali del rettorato, al Palazzo centrale dell’Università.
L’accordo, siglato dal rettore Francesco Priolo e dal direttore generale di Ri.Med Alessandro Padova, alla presenza del presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Massimo Inguscio, prevede la collaborazione fra i due enti per la promozione di attività formative, divulgative e di ricerca nell’ambito dello sviluppo di soluzioni terapeutiche e diagnostiche di dispositivi biomedicali. L’Ateneo parteciperà anche mettendo a disposizione risorse umane, strutturali e tecnologiche. L’intesa include eventuali collaborazioni di Ri.Med con start up e spin off dell’Ateneo al fine di creare soluzioni terapeutiche di grande impatto sociale e di incidere positivamente sulla salute di tanti pazienti, anche rendendo disponibili delle cure, nei casi in cui ancora oggi non siano disponibili le corrette soluzioni terapeutiche.
Si tratta quindi di una opportunità molto importante non soltanto per i ricercatori dell’Ateneo ma anche per le ricadute che questa collaborazione può avere quindi sul territorio e sul sistema sanitario locale e nazionale. Ri.Med, infatti, rappresenta un centro di assoluta eccellenza impegnato in progetti innovativi e ad elevato contenuto tecnologico.