All’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla la solenne cerimonia. Il rettore Francesco Priolo: “Impegno tangibile dell’Ateneo. Obiettivo differenziare offerta per superare i mille iscritti”
RAGUSA – Venerdì 4 ottobre l’Università di Catania ha inaugurato anche a Ragusa l’anno accademico 2024/25. La cerimonia si è svolta nel cuore di Ibla, nell’auditorium San Vincenzo Ferreri, a due passi dal Giardino Ibleo e dalla sede dell’ex Convento di Santa Teresa dove studenti e studentesse frequentano quotidianamente le lezioni dei cinque corsi che l’ateneo ha attivato in città.
Per la prima volta nella sua storia, il Siciliae Studium Generale, nel suo 590° anno dalla fondazione, ha celebrato l’avvio dell’anno accademico nel capoluogo ibleo, con un corteo che si è snodato per le vie del centro.
Con in testa i rettori Francesco Priolo e Roberto Tottoli, dell’Università di Catania e dell’Università di Napoli L’Orientale, con al fianco il presidente della Struttura didattica speciale di Ragusa, Stefano Rapisarda, il corteo si è mosso dall’aula magna del complesso di Santa Teresa per poi raggiungere l’auditorium San Vincenzo Ferreri, nel cuore del giardino ibleo.
Il discorso del rettore di Unict, Francesco Priolo
Nel suo discorso il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, ha voluto ricordare “l’impegno tangibile sul territorio” dell’Ateneo auspicando “che in futuro, proprio grazie a una maggiore differenziazione nell’offerta formativa, si possa registrare un ulteriore consistente aumento superando ampiamente i mille studenti”.
Unict, i corsi di studio a Ragusa
A oggi, la Struttura didattica speciale di Ragusa ospita i corsi di studio Triennali di Mediazione linguistica e interculturale (Disum), Management delle imprese per l’economia sostenibile (Dei), Gestione dei sistemi produttivi agrari mediterranei (Di3A) e Scienze motorie (Biometec). Per quanto riguarda i corsi Magistrali, Ragusa ospita Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione (Disum).
“Questa inaugurazione rappresenta non solo un’assoluta novità, ma anche il segno tangibile che Ragusa è città universitaria, e che questa governance intende sempre più rafforzarne il ruolo. Il Siciliae Studium Generale si apre oggi all’ultimo decennio dei suoi primi seicento anni di storia e lo fa presentando i suoi tre poli come le basi fondanti di quella rinascita che questa parte della Sicilia merita”, ha aggiunto il rettore nel suo discorso inaugurale.
Nel corso della cerimonia, il professor Roberto Tottoli ha tenuto la lectio magistralis dal titolo ‘La Sicilia delle tre culture: ebrea, cristiana e musulmana’ mettendo in risalto le peculiarità della presenza islamica nell’Isola e della sua lunga influenza, il ruolo unico e peculiare di ebrei fino all’espulsione del 1492 e il lungo tragitto della devozione e del pensiero cristiani fino all’emergere degli studi orientali.