Presente anche il ministro Maria Cristina Messa
In apertura di cerimonia il ministro Maria Cristina Messa ha sottolineato che «le università in tutta Italia, e qui anche, e in Sicilia in particolare, svolgono un ruolo di ‘faro’ nella società che può essere offuscato, ed è successo, ma deve riprendere ad emanare la propria luce perché è un punto di riferimento estremamente importante».
«Dobbiamo rendere sempre più attrattivi i percorsi universitari per studentesse e studenti a prescindere dalle condizioni economiche. Il diritto allo studio non è ancora perfetto, studiare costa – ha aggiunto -. Dobbiamo usare tutti i possibili strumenti di meritocrazia per un reclutamento che sia forte, non soggetto a facilitazioni, di giovani, anche, possibilmente, facendo ritornare i nostri ragazzi dall’estero, per creare una circolazione di cervelli e interrompere più possibile la fuga. E, infine, dobbiamo puntare non solo sui curricula, ma sulla progettualità. Dobbiamo iniziare a fare grandi progetti, a coniugare investimenti in ricerca con il lavoro che i giovani faranno. La Sicilia può giocarsela tantissimo. Ha circa il 4,5% di startup e spin off a livello italiano e Catania è la sedicesima città. Cerchiamo di lavorare tutti insieme perché i nostri giovani non solo ci credano, ma perché abbiano ragione di crederci».
Il ricordo di Rita Levi Montalcini
Particolarmente toccante l’omaggio dedicato a Rita Levi Montalcini nel decennale della sua scomparsa. La studentessa e attrice Lucia Portale ha letto alcuni passi delle lettere rivolte al nipote Emanuele scritte dalla scienziata, prima italiana a ricevere il premio Nobel per la Medicina nel 1986 (e seconda donna italiana dopo la scrittrice Grazia Deledda). A far da sfondo, sui grandi monitor allestiti sul palco, uno slide show con alcune immagini della Montalcini, prima scienziata ad essere stata nominata senatrice a vita nel 2001 (seconda donna dopo la politica Camilla Ravera).
In precedenza erano saliti in “cattedra” l’allieva della Scuola Superiore di Catania Veronica Garofalo e il presidente della Consulta degli studenti Lorenzo Commis oltre al direttore generale Giovanni La Via.
Quest’ultimo, nel suo discorso, ha evidenziato «la straordinaria opportunità del Next Generation EU e del Pnrr che vedono il nostro ateneo inserito in numerose proposte progettuali con il coinvolgimento di circa 900 ricercatori e la possibilità di fruire di 40/50 milioni di euro di finanziamenti nei prossimi anni». «Dopo due anni difficili, dopo una fase di necessaria austerità, ritengo che per l’Università di Catania sia arrivata la stagione del raccolto e che, tutti insieme, si possa finalmente guardare avanti con fiducia investendo sul futuro dei nostri giovani e recuperando il prestigio del nostro Ateneo» ha aggiunto il direttore generale. Il rettore ha sottolineato l’importanza del benessere degli studenti. CONTINUA LA LETTURA

