Unime, più spazio per ricerca e servizi - QdS

Unime, più spazio per ricerca e servizi

Lina Bruno

Unime, più spazio per ricerca e servizi

martedì 18 Maggio 2021

Questa le novità programmate dall’Università in vista del nuovo anno accademico. L’obiettivo è aumentare ancora il numero delle immatricolazioni e ampliare attività e collaborazioni varie

MESSINA – L’Università programma il nuovo anno accademico rafforzando l’offerta formativa, dando ancora più spazio alla ricerca e ai servizi per gli studenti.

Si punta a un ulteriore incremento delle immatricolazioni, dopo quello registrato nel 2020 e ad allargare le collaborazioni e le attività sul territorio siciliano. La pandemia ha limitato alcune azioni ma allo stesso tempo ha fatto emergere e rafforzato nuove potenzialità e dinamiche che supporteranno la didattica e la ricerca, anche in futuro, quando sarà superato il tunnel del Covid-19.

Su come possono essere affrontate le crisi nel post emergenza è incentrato il protocollo d’Intesa sottoscritto da Università di Messina e Fondazione Bruno Kessler. La collaborazione spazierà dalle nuove tecnologie per life science all’intelligenza artificiale e alle micro e nano tecnologie, dall’idrogeno alla scuola, dalle reti europee, come quella della Vanguard iniziative, alla sensoristica, dal supporto alla Pubblica amministrazione alle imprese per affrontare nuovi mercati.

“Tutto ciò – ha affermato il rettore Salvatore Cuzzocrea – rappresenta un significativo passo in avanti nel promuovere le attività di ricerca applicata per le imprese. Non si tratta solo di mettere in campo risorse finanziarie, ma soprattutto di fare squadra, ponendosi al fianco delle imprese, promuovendo percorsi condivisi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in grado di portarle ad essere realmente competitive sui mercati nazionali e internazionali”.

L’offerta formativa UniMe prevede l’istituzione di due nuovi corsi di laurea, le triennali in Ingegneria biomedica e in Beni archeologici: territorio, insediamenti, cultura materiale nella sede decentrata di Noto. Il Corso in Ingegneria biomedica ha l’obiettivo di formare profili professionali in grado di rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica e delle nuove frontiere della Medicina. L’attivazione del Corso in Beni archeologici all’interno di un comprensorio particolarmente ricco di bellezze artistiche e architettoniche, offre un notevole potenziale di sviluppo e punta alla formazione di laureati con un profilo professionale tecnico-operativo e orientato verso le Scienze applicate ai Beni culturali.

A Priolo Gargallo è poi in fase di approvazione ministeriale la replica del Cdl in Infermieristica, attualmente attivo a Messina.

I nuovi corsi si vanno ad aggiungere a quelli istituiti lo scorso anno accademico: la laurea triennale in Ingegneria gestionale e le due magistrali in Ingegneria elettronica per l’industria e Scienze e logistica del trasporto marittimo e aereo; la triennale in Sostenibilità e Innovazione ambientale e la magistrale in Scienze dell’alimentazione e nutrizione umana del Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali; ed infine la triennale in Scienze del turismo, della cultura e dell’impresa.

UniMe offre anche numerosi corsi in lingua inglese e sono presenti percorsi di laurea magistrale con il doppio titolo di laurea quello italiano e quello rilasciato dall’Università partner presso la quale si è svolta parte dell’attività formativa.

Da quest’anno, a eccezione dei minorenni e degli studenti stranieri, per immatricolarsi ai corsi sarà necessario accedere con le credenziali Spid. Sono state confermate le fasce contributive dello scorso anno e la no tax area fino a 24 mila euro. Ci sarà, inoltre, l’esonero del pagamento del Contributo omnicomprensivo annuale per i centisti e centisti e lode anche negli anni successivi al primo in caso di percorso di studio netto. Per gli studenti, i cui genitori sono deceduti a causa del Covid-19, è stata prevista quest’anno una riduzione del 50% del Contributo onnicomprensivo annuale. C’è poi l’applicazione dell’Isee parificato per i cittadini italiani e stranieri non residenti in Italia e per i cittadini stranieri residenti in Italia ma che non sono autonomi rispetto al nucleo familiare. UniMe ha stanziato anche trecentomila euro per il rimborso del fitto casa ai fuorisede.

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