Union Ports, l'incontro tra il presidente Fazio e l'avvocato Nanfito - QdS

Union Ports, l’incontro tra il presidente Fazio e l’avvocato Nanfito

Antonino Lo Re

Union Ports, l’incontro tra il presidente Fazio e l’avvocato Nanfito

Redazione  |
mercoledì 19 Giugno 2024

Ecco i temi che sono stati affrontati nel corso della serata

Ha avuto luogo, ieri sera, un incontro conviviale promosso dal Presidente di Union Ports, Davide Fazio, che rappresenta il cluster marittimo-portuale di Augusta-la “città dei due porti”, e il Direttore del Dipartimento regionale dei Porti e dei Trasporti Marittimi del Codacons Sicilia, l’Avvocato Roberto Nanfito.

L’incontro

Un invito molto gradito da parte di Nanfito, che ha colto l’occasione per presentare ad un uditorio molto qualificato ed attento alle problematiche del settore, per illustrare le linee programmatiche che saranno sviluppate net corso dell’anno dal neo Dipartimento, volute fermamente dal Segretario nazionale del Codacons, Professore Franco Tanasi e dal Presidente regionale, Avvocato Giovanni Petrone, Ufficio ritenuto strategico per la tutela dei consumatori in un settore complesso, come quello assegnatogli. E i temi che sono stati affrontati nel corso della serata hanno polarizzato l’attenzione del Direttivo e dei soci delta Associazione, che sono intervenuti numerosi per confrontarsi sulla geo politica, legata ai traffici marittimi provenienti dal Far East, che hanno subito un forte rallentamento dei flussi mercantili, stante che buona parte delle grandi navi porta container non passano più dal canale di Suez, per via degli attacchi terroristici yemeniti, ma sono costretti a circumnavigare l’Africa, causando il conseguente innalzamento dei costi del trasporto marittimo e l’aumento dei tempi della durata delta rotta.

La transizione ecologica

Roberto Nanfito si è soffermato in particolare, sulla nuova mission affidata alle Autorità di Sistema Portuali, dalla c.d. “transizione ecologica” dettata dalla Unione Europea, la cui agenda politica ha impresso una nuova sfida agli Enti di Diritto Pubblico Portuali, ovvero, di trasformarsi da “nodi” della logistica all’interno del sistema intermodale dei trasporti, in “comunità energetiche” per supportare l’innovazione tecnologica delle costruzioni navali, a cui gli Armatori italiani non si sono sottratti, investendo i loro capitali nel commissionare navi più performanti nel settore dell’uso degli “eco carburanti”, e quindi più eco­ sostenibili. Ma questa rivoluzione ecologica copernicana, non ha trovato pronti, i porti italiani, tranne qualche rara eccezione. Un appuntamento con la storia, che sta creando forte disagio al nostro armamento, che è già proprietario di navi alimentate” bi-fuel”, che hanno difficolta a rifornirsi con gli eco carburanti, come il G. N. L. l’ammoniaca, in attesa che vengano sostituiti dall’idrogeno, in fase di studio, utilizzano il gasolio a basso contenuto di zolfo per entrare nei porti, o l’utilizzo di batterie al litio per alimentare le macchine di bordo.

La riforma portuale

Ma il tavolo conviviale, è stato anche utile per confrontarsi sulla riforma portuale “Delrio”, dal nome del Ministro delle lnfrastrutture e dei Traporti, che ha volute riformare la legge istitutiva della portualità ( n.84 del 28.1.1994), che il Presidente Fazio e i soci di Union Ports hanno boccato sonoramente giudicandola una vera e propria ” contro riforma” per la gestione troppo burocratica dovuta all’accorpamento dei porti gestiti dalle ex Autorità Portuali, a cui si sono aggiunti gli altri già di provenienza delle Regioni, la cui governance ha create seri problemi gestionali, oltre alla perdita netta di rappresentatività da parte del mondo del cluster marittimo-portuale, che sono confluiti nell’organo meramente consultive del Partenariato del Mare, previsto dalla nuova legislazione portuale, mentre prima erano rappresentativi con poteri decisori all’interno dei Comitati Portuali delle ex Autorità Portuali, ed erano artefici dello sviluppo dei porti, stante la collegialità della vecchia governance.

La digitalizzazione dei servizi portuali

Ma anche le cosiddette “buone pratiche”, che dovevano essere supportate dalla digitalizzazione dei servizi portuali, sono ferme al palo, per via della forte carenza di organico delle Agenzie delle Dogane, degli Uffici di Sanita Marittima Frontaliera, il cui personale comunque supporta come pub gli Operatori portuali, che si fanno carico di pesanti incombenze burocratiche per fornire un servizio efficiente alla loro clientela. E Union Ports, cresciuta insieme ad un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, serra le sue fila per innovarsi e offrire ai Players dei mercati globali, professionalità e competenze. Con questa fermezza e con l’auspicio che le cose possano migliorare nel tempo, che si sono conclusi i lavori dell’incontro sì conviviale, ma anche molto vivace e operativo, dove è stata consegnata all’Avv. Roberto Nanfito, la tessera onoraria di socio dell’Union Ports, e il Krest dell’Associazione, per la sua attività meritoria di ex Segretario Generale dell’Autorità Portuale dal gennaio 1996 al 2004, e per i successivi anni fino al 2019, nella qualità di Dirigente a capo di diverse Direzioni. Presente all’incontro, anche il Dott. Franco Di Blasi, affermato Regista, che insieme al figlio Giuseppe, hanno realizzato tanti film, compreso un documentario commissionato dalla stessa Union Ports: “la citta dei due porti”, il cui progetto di comunicazione e stato redatto dallo stesso Roberto Nanfito, nella qualità di giornalista.

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