Milano, 4 nov. (askanews) – Oltre sei italiani su 10 (61%) dicono di consumare le merendine una o più volte a settimana per colazione. Tra i più fedeli a questo prodotto dell’industria dolciaria italiana ci sono i 18-29enni (Gen Z) con una prevalenza da parte degli uomini. Quasi scontata la prima tipologia su cui ricade la scelta, il croissant preferito da tre italiani su quattro (74%), ma riscuote consensi anche il plumcake, scelto dal 52% dei connazionali, seguito da un classico come la crostatina (46%). Fuori dal podio, ma comunque indicate da più di uno su quattro, ci sono le tortine (27%) e i pancakes (26%). Chiudono la classifica le sfoglie (19%), i trancini (17%) e i panini arricchiti (10%). A descrivere il rapporto tra gli italiani e le merendine per il primo pasto della giornata è la survey commissionata ad AstraRicerche da Unione italiana food, l’associazione di categoria che rappresenta le principali aziende produttrici.
Dal punto di vista sensoriale gli italiani amano i ripieni cremosi: le merendine farcite con creme risultano, infatti, la netta preferenza (45%) e sono particolarmente apprezzate dalla Gen Z (18-29enni 56%). La seconda scelta ricade sulle merendine farcite con confetture alla frutta, scelte da quasi un italiano su quattro (24%) con forte preferenza tra gli uomini Baby Boomers (60-70enni: 41%). A seguire, due italiani su 10 (19%) scelgono invece una consistenza “crunchy”, con ingredienti in superficie come granella di frutta secca, scaglie o gocce di cioccolato, glassa di zucchero. Il 12% opta invece per le merendine non farcite/vuote, nettamente preferite dalle donne Baby Boomers.
La merendina è abbinata quasi sempre ai classici della colazione: tre su quattro (75%) la accompagnano a caffè, cappuccino e latte. In particolare, il caffè è la bevanda più importante in assoluto (27,5%), un’opzione forte soprattutto al Sud e tra la Generazione X (45-59enni). Molto popolari, soprattutto tra le donne, i Baby Boomers (60-70enni) e nel Centro, il cappuccino (25%) e il latte (24%), quest’ultimo preferito dai giovani Gen Z (18-29enni). Un’alternativa, ma distaccata, sono tè, tisane, infusi (8%).
“La caratteristica principale della colazione resta la varietà, intesa sia come alternanza nel consumo di differenti alimenti durante la settimana, sia come assunzione dei diversi nutrienti di cui abbiamo bisogno affinché questo pasto possa essere nutrizionalmente corretto ed equilibrato – afferma il nutrizionista e medico dello sport Michelangelo Giampietro – Scegliere ad esempio alimenti integrali, ricchi di fibre, migliora le funzioni intestinali, favorisce l’assorbimento più lento dei nutrienti e, quindi, di energia garantendo anche più a lungo il senso di sazietà. È fondamentale includere sempre una fonte di carboidrati e di proteine e aggiungere anche una quota non eccessiva di grassi”. Sul sito www.merendineitaliane.it, alcune proposte per abbinarle a bevande tipiche della colazione, dal classico latte e caffè alla spremuta di pompelmo rosa o a un estratto di mela, carote e zenzero.

