Per l'Università è boom di immatricolazioni - QdS

Per l’Università è boom di immatricolazioni

redazione

Per l’Università è boom di immatricolazioni

venerdì 24 Gennaio 2020

Il rettore Fabrizio Micari ha inaugurato il nuovo anno accademico dell'Ateneo. In programma iniziative per ricordare gli studenti colpiti dalle leggi razziali

L’Università di Palermo al terzo posto in Italia per crescita del numero di immatricolazioni. È stato inaugurato al Complesso monumentale dello Steri il nuovo anno accademico 2019/2020: presenti il rettore Fabrizio Micari e delegati di altre Atenei.

“Abbiamo avuto – ha detto Micari – un boom delle immatricolazioni. Quest’anno siamo arrivati a più di 10mila, che è un numero molto importante, e tutti gli indicatori sono sostanzialmente in crescita. Abbiamo chiuso bene il bilancio dell’anno passato e abbiamo aperto bene il bilancio del 2020, prevedendo anche una serie di investimenti importanti. Ci sono bei segnali e nuovi corsi di laurea. Siamo convinti che i ragazzi siciliani esprimano desiderio di formazione e credano nella formazione: è nostro dovere assicurar loro il miglior livello di studio per poter affrontare la vita”.

I numeri dell’Ateneo del capoluogo siciliano sono in netta
crescita: “Siamo passati – ha confermato il rettore – da 8.900 a 10.300
immatricolazioni, quindi è una crescita importante. Se guardiamo il dato del
2015, quando quest’amministrazione ha cominciato, siamo saliti da 7.700 a più
di 10.000. Siamo i terzi dopo Milano e Bergamo e questo ci fa moltissimo
piacere perché c’è la conferma che i ragazzi siciliani credono nella
formazione, vogliono studiare, credono nello studio come possibilità di
crescita e riscatto ed è qualcosa di cui tutti dobbiamo tener conto
intervenendo sul diritto allo studio”.

“Considerate – ha aggiunto – che sulle nostre 10.330
immatricolazioni, il 46% va in ‘no tax area’, cioè ha un reddito
particolarmente basso. Il diritto allo studio serve a dare credito, dare forza
ai ragazzi: credo che sia un obbligo e un imperativo per tutti”.

L’inaugurazione di questo nuovo anno accademico coincide con
i giorni della memoria e già nel 2019 l’Università ha voluto ricordare i
professori dell’Ateneo colpiti dalle leggi razziali. “Quest’anno – ha detto il
rettore Fabrizio Micari – ricordiamo i ragazzi che vissero quel periodo:
abbiamo trovato nel nostro archivio storico fascicoli di 20-25 ragazzi ebrei.
Nei primi anni Trenta, da altri Paesi, vennero a studiare in Italia e a Palermostudenti
ebrei che dopo il 1938-1939 furono buttati via dalle nostre Università. Abbiamo
anche recuperato il discorso inaugurale del nuovo anno accademico del 1938-1939
ed è qualcosa che mette i brividi a leggerlo, perché si parla della cacciata
degli ebrei e di tutto quello che è venuto dopo come una profilassi per una
vita civile. Si richiama l’esigenza de ‘L’Italia prima di tutto’. Una serie di
cose particolarmente importanti da leggere oggi”.

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