Sono state presentate novità sotto tanti aspetti, dalla didattica all'edilizia.
L‘Università degli Studi di Palermo non molla un centimetro, neanche un millimetro, questo fa gioire sicuramente. Dopo la grande notizia arrivata qualche giorno fa con la classifica delle migliori università del consueto report annuale di Censis, stamani in conferenza stampa il rettore Massimo Midiri ha presentato il “volto” di UniPa per l’anno 2023/2024.
Sono state presentate novità sotto tanti aspetti, dalla didattica all’edilizia. La conferenza si è tenuta presso lo Steri di Palermo: “Al centro del nostro concreto e strategico piano di azione ci sono le nostre studentesse e i nostri studenti. Siamo consapevoli di avere una precisa e piena responsabilità: quella di formare donne e uomini in grado di disegnare un futuro che corrisponda ai loro sogni, alle loro aspettative e al loro merito. Riteniamo che la formazione debba sempre essere sempre affiancata dall’attenzione al benessere dei nostri iscritti, per sostenerli nella loro crescita personale e professionale in ogni istante del percorso di studi” ha dichiarato Massimo Midiri.
Vi saranno un totale di 18 nuovi corsi di laurea, per un’offerta formativa più in linea con i tempi e competitiva con gli altri atenei sparsi per il Paese. Inoltre vi sono 30 nuovi programmi di dottorato, e alcuni hanno qualifica di dottorato internazionale. Tra le novità di punta senza dubbio i corsi di Ingegneria Robotica, Intelligenza artificiale, Digital Humanities per la cultura e l’industria, percorsi accademici completamente in lingua inglese, così come l’aumento dei posti in Medicina e Chirurgia.
Tra i tanti corsi nuovi c’è un corso unico e esclusivo
Tra le tante novità, puntando la lente d’ingrandimento sul Dipartimento Culture e Società dell’ateneo, è stato rinnovato completamente il corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione. Ma ciò vale anche per le magistrali del medesimo dipartimento e settore, però, in particolare è stato introdotto un nuovissimo corso unico nel suo genere che merita un approfondimento a sé. In Italia non c’è nulla come la Lm in Comunicazione per l’Enogastronomia, che nasce dal lavoro del professore Gianfranco Marrone e dal professore Dario Mangano, due dei più grandi studiosi, nonché docenti di Semiotica nel panorama nazionale, se non della comunità internazionale: “Il corso di laurea magistrale in Comunicazione per l’Enogastronomia nasce un po’ di anni fa in realtà. Nel 2002/2003 abbiamo istituito un master in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo fondata da Carlo Petrini – fondatore anche di Slow Food -. Da quel momento vi era pure un progetto di ricerca sul tema, con il susseguirsi degli anni abbiamo proposto con un istituto di Trapani la conversione dell’alberghiero in liceo al Ministero dell’Istruzione e la proposta è ancora al vaglio. Insomma, in continuum con il gruppo di ricerca si è arrivati a proporre il corso biennale, particolare perché la studentessa o lo studente può scegliere quale titolo ottenere in fase di laurea se Lm-92, cioè in Teorie della comunicazione o Lm/Gastr, quindi in Scienze gastronomiche” spiega il professore Mangano dell’Università degli Studi di Palermo.
Per chi si stesse chiedendo il motivo per cui valga la pena scegliere questo percorso di studi dopo la triennale, lo spiega in modo conciso “Il cibo è 50% qualcosa che mangiamo e il restante 50% qualcosa che desideriamo, che immaginiamo, che sogniamo e di cui si parla tantissimo. Una delle dimensioni più importanti della cultura e, non meno importante, dell’economia. Guardiamo alla Sicilia, l’esempio perfetto. È vero, abbiamo un patrimonio culturale incredibile, infatti per questo abbiamo anche il corso di laurea magistrale in Comunicazione del Patrimonio culturale, ma si deve ancora migliorare per ottenere un numero più elevato di turisti. Tornando al cibo, si pensi che è inimitabile, un prodotto tipico dell’Isola non si può riprodurre altrove, viene buono tale e quale per come è solo se prodotto qui. Inoltre, il cibo è l’unico prodotto industriale che una volta consumato sparisce, se ne voglio dell’altro lo devo ricomprare. È un’industria sempreverde e in crescita. Dall’esperienza decennale a Pollenzo, devo dire che molti che intraprendevano il percorso in Scienze gastronomiche facevano poi i cuochi o i manager della ristorazione e così via, ma moltissimi ci chiedevano che volevano entrare nel mondo della comunicazione gastronomica. Oggi, eccoci qui con questa importante novità”.
UniPa, non solo l’offerta formativa
Oltre al rafforzamento dell’offerta formativa, l’ateneo di Palermo sta lavorando per proporre nuovi bandi di didattica e service learning, tramite anche l’implementazione di un sistema innovativo di aule multimediali. Sono in corso dei lavori per rinnovare molte aule dedicate ad attività laboratoriali di informatica.
Si sta lavorando pure in tema ristrutturazione, manutenzione straordinaria, riqualificazione energetica e miglioramento delle condizioni di sicurezza del patrimonio strutturale esistente, per mezzo di nuovi investimenti. Ovviamente, previste anche ristrutturazioni per alcune aule e spazi esterni del campus universitario. Interventi previsti altresì in via Arhcirafi.
“Abbiamo messo in atto numerosi investimenti che riguardano prima di tutto le persone e le loro esigenze. I nostri obiettivi puntano sulla qualità della didattica, sul rinnovamento degli spazi, sulla sostenibilità, sulla digitalizzazione, sullo stretto legame con le imprese per garantire ai nostri studenti una nuova modalità di vivere il presente dell’esperienza universitaria e il futuro inserimento nel mondo del lavoro. Le immatricolazioni in aumento e altri Importanti risultati raggiunti confermano la grande attrattività la competitività del nostro Ateneo, ratificata anche dalle più recenti valutazioni nazionali. Chi si iscrive all’Università di Palermo sceglie un Ateneo centro nevralgico del Mediterraneo sempre più proiettato in Europa e nel mondo”
All’Università nessuno viene lasciato indietro
Spazio infine anche per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di genere. All’Università degli Studi di Palermo è stato infatti istituito lo sportello antiviolenza, il Centro di Ateneo per le Disabilità e Neurodiversità con regole più agili e snelle, Dottorato in Studi di Genere. In fase di istituzione lo Sportello Alimentazione da integrare con il Servizio psicologico integrato di Ateneo (Siasp).
“È importante ritrovarci qui – conclude il rettore Massimo Midiri – Le parole chiave di oggi sono Futuro, Benessere, Qualità di Vita e soprattutto Qualità degli Studi. Cerchiamo quindi di dare un messaggio chiaro ai nostri ragazzi: studiare a Palermo li pone nella condizione di poter affrontare il futuro con le dovute garanzie, li poniamo dunque nelle condizioni di poter essere spendibili nel campo del lavoro, non soltanto a livello regionale”.
“La nostra interazione è rivolta anche a un mondo dell’impresa che travalica i confini dello stretto, e punta sulla qualità della vita che riteniamo fondamentale. Oggi Palermo, insieme al comune e alla regione, è pronta, tiene conto dell’importanza del capitale umano e al tempo stesso della qualità degli studi. E tutto questo grazie alla gran quantità di investimenti, circa 20 milioni di euro, tra digitale ed edilizia. Una garanzia in più per i giovani al fine di affrontare serenamente il loro percorso di studi”.
L’ultimo giorno per immatricolarsi, senza mora, è il 30 settembre 2023. Superato il termine scatterà la mora.