Gli Atenei di Palermo, Catania e Messina accedono ai fondi economici stanziati per i programmi 2023-2027 per i Dipartimenti d’eccellenza italiani. Lo certifica l’esito della valutazione effettuata dall’apposita Commissione del Ministero dell’Istruzione e del Merito e trasmessa all’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Si tratta di una classifica, basata su differenti criteri, che determina l‘assegnazione di risorse destinate a portare avanti progetti e ricerche universitarie.
I criteri di valutazione si basano su valori che si poggiano su Coerenza (coerenza interna al progetto e coerenza del progetto con il panorama di riferimento) e Fattibilità (esplicitazione della fattibilità, contributo del progetto alla conoscenza e impatto atteso).
Nel dettaglio le Università delle tre maggiori città siciliane si distinguono nel campo delle Scienze Giuridiche. All’interno di questo filone sono 15 complessivamente i Dipartimenti che hanno ricevuto parere favorevole per l’accesso ai contributi economici grazie alla qualità dei progetti.
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo rientra all’interno della graduatoria accumulando una valutazione totale di 23 punti.
Stesso risultato conseguito da Giurisprudenza dell’Università di Catania, che viene valutata anch’essa con 23 punti. Il Dipartimento di Giurisprudenza di Messina ottiene 21 punti complessivi e conquista comunque il diritto all’accesso ai fondi economici.
Le Facoltà italiane che hanno ottenuto questo particolare riconoscimento avranno possibilità di dividersi il contributo fissato per un massimo di 270 milioni di euro per gli anni 2023-2027. Complessivamente la Commissione ha valutato 306 progetti presentati da 58 Atenei del Paese.