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Università siciliane unite contro le mafie

redazione

Università siciliane unite contro le mafie

mercoledì 20 Maggio 2020

Conferenza dei rettori dell’Isola: sabato seduta telematica in occasione della strage di Capaci. Giovanni Puglisi: “Favorire la crescita della coscienza civile contro ogni forma di criminalità”

PALERMO – L’Università scende in campo contro le mafie e lo fa partendo dalla Sicilia: lo annuncia la Conferenza dei Rettori delle Università Siciliane (Crus) che, di concerto con la Rappresentanza degli Studenti dei quattro Atenei siciliani e la Crui, convoca per sabato 23 maggio alle ore 10,30 una ‘seduta aperta’ telematica della sua assemblea in occasione della ricorrenza dell’anniversario della strage di Capaci, nella quale sono stati uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli Agenti della loro scorta.

“Per aiutare studenti e docenti universitari a fare sentire alta e forte la loro voce – informano i rettori della Sicilia – interverranno alla seduta e daranno una loro testimonianza molte personalità del mondo delle istituzioni. Per la prima volta, dunque, l’assemblea istituzionale delle quattro università della Sicilia, pienamente rappresentate da studenti e docenti, si apre non solo ai territori di riferimento, alle famiglie, al mondo del lavoro, alla società civile, alla magistratura, alle forze dell’ordine, alle autorità, ai siciliani, ma al Paese intero”.

“Ciò per testimoniare – viene sottolineato – la ferma volontà del sistema universitario di ribadire una convinzione: ogni processo educativo e formativo deve puntare allo sviluppo di una coscienza critica delle giovani generazioni, determinata a sostenere ogni azione volta a combattere e sconfiggere qualunque attività o organizzazione mafiosa, senza riserve e senza tentennamenti”.

“Se la mafia, come sosteneva Falcone, è un’organizzazione criminale che, come qualunque altra, avrà prima o poi una fine – ha dichiarato Giovanni Puglisi, presidente della Conferenza dei rettori siciliani e rettore di Enna – allora l’impegno dell’università siciliana, di tutta l’università italiana, è fare in modo che la sua fine sia quanto più vicina possibile, favorendo la crescita sempre più ampia e convinta della coscienza civile contro ogni forma di criminalità mafiosa”.

Interverranno all’evento: Gaetano Manfredi (ministro dell’Università e della ricerca), Pietro Grasso (ex presidente del Senato), Nello Musumeci (presidente della Regione siciliana), Giovanni Grasso (portavoce del Presidente della Repubblica), Salvatore Gristina (presidente della Conferenza Episcopale siciliana e Arcivescovo di Catania), Salvatore Di Vitale (presidente del Tribunale di Palermo), Franco Lo Voi (procuratore Capo di Palermo), Giusi Scaduto (prefetto di Siracusa), Teo Luzi (Capo di Stato maggiore dell’Arma dei carabinieri), Massimo Bray (Direttore generale della Treccani ed ex ministro dei Beni culturali), Renato Cortese (questore di Palermo), Salvatore Cardinale (presidente emerito della Corte di Appello di Caltanissetta), Ferruccio Resta (presidente della Crui e rettore del Politecnico di Milano), Domenico Surdi (sindaco di Alcamo), Maria Falcone (presidente della Fondazione Giovanni Falcone), Marcello Sorgi (editorialista La Stampa). Il dibattito partirà dal ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, e di tutti gli eroi che hanno dato la vita per tutelare e garantire le libertà fondamentali dei cittadini. L’evento potrà essere seguito in streaming all’indirizzo: bit.ly/3g2JQlB.

E nel pomeriggio il ricordo di Falcone

PALERMO – Cosa è cambiato da quel 23 maggio 1992 in cui Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro persero nella vita alle 17:57 in quel tratto di autostrada nei pressi di Capaci? Ancora oggi si dibatte per capire i mandanti e cosa abbia significato per la Sicilia e l’Italia intera quel terribile momento in cui la Mafia attaccò i vertici dello Stato.

A causa delle restrizioni da Coronavirus, non sarà possibile partecipare all’annuale manifestazione per la Legalità in via Nortarbatolo sotto quella che era stata l’abitazione di Giovanni Falcone. Per questo motivo sabato 23 maggio 2020 dalle ore 16 in diretta sulla pagina Facebook di Volt Sicilia giornalisti, attivisti, professori e società civile insieme agli studenti delle scuole siciliane, racconteranno e si confronteranno sulle cause che portarono all’attentato a Giovanni Falcone e su come funziona oggi il sistema mafioso in Sicilia. Un evento indirizzato soprattutto ai giovani che quel giorno di ventotto anni fa non erano ancora nati o erano troppo piccoli per ricordare e comprendere.

Interverranno in collegamento: Luigi Perollo (giornalista), Claudio Arestivo (Moltivolti), Valentina Chinnici (Consigliere comunale Palermo), Riccardo Orioles (giornalista), Antonella Di Bartolo (Dirigente ICS “Sperone-Pertini” Palermo), Erika Puntillo (attivista Volt Italia), Giacomo Di Girolamo (giornalista), Gianluca Guerra (attivista Volt Italia). Coordina: Manfredi Cascino (lead Volt Sicilia). Modera: Davide La Cara (giornalista)

Alle ore 17:57 ci sarà il collegamento con via Notarbartolo a Palermo per un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime di Mafia.

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