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Uomo ubriaco scompare e partecipa alle ricerche di se stesso, il caso

Uomo ubriaco scompare e partecipa alle ricerche di se stesso, il caso
Roma, 12 mag. (askanews) – Droni per il monitoraggio delle coltivazioni, per la lotta a erbe o insetti infestanti, per verificare il vigore vegetativo delle piante o per localizzare terreni con scarsa irrigazione o fertilizzazione. Sono questi alcuni dei principali impieghi dei nuovi “droni-contadino”, che stanno trovando ampia applicazione in agricoltura anche in Italia. Robot volanti vengono utilizzati sempre più spesso pure nella gestione del territorio e nella salvaguardia dell’ambiente, ad esempio per il controllo dei parchi naturali, per la prevenzione e le indagini sugli incendi boschivi e anche per le verifiche sull’inquinamento dell’aria e dell’ambiente. Il punto sull’impiego di queste nuove tecnologie sarà al centro della prossima puntata di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il canale in diretta streaming su normativa, tecnologia e business dei droni, che si svolgerà domani sulla pagina Facebook @romadrone sul tema “Droni sul verde. L’impiego degli UAV per l’agricoltura di precisione e il monitoraggio di territorio e ambiente”. “Il settore dei droni in ambito agricolo e ambientale ha avuto inizialmente una crescita lenta in Italia rispetto ad altre applicazioni, forse anche a causa dell’approccio più tradizionale che caratterizza le coltivazioni e la gestione del territorio nel nostro Paese – spiega Luciano Castro, direttore e conduttore di RDWC – Negli ultimi tempi, però, si stanno moltiplicando le soluzioni tecnologiche e le offerte di servizi innovativi, anche grazie alla discesa in campo di grossi player del comparto aerospaziale. In questa puntata di RDWC, dunque, intendiamo fare il punto dello sviluppo di questo settore, presentando molte novità per l’agricoltura di precisione, per lo studio del territorio e anche per la difesa della natura e dell’ecosistema”.

L’uomo, di 50 anni, si è reso conto di essere lui la persona scomparsa quando un soccorritore ha gridato il suo nome.

Un uomo era stato dato per disperso e si è unito alle sue stesse ricerche, da ubriaco, senza rendersi conto di essere lui lo scomparso. E’ successo a Inegöl, in Turchia.

La notizia è riportata dal Daily Mail. Il 50enne, Beyhan Mutlu, se n’è reso conto solo quando uno dei soccorritori ha urlato il suo nome. 

La ricostruzione

Mutlu era con i suoi amici in un locale quando si è allontanato dirigendosi nei boschi. Le persone che si trovavano con lui hanno chiamato i soccorsi e cominciato le ricerche assieme ai volontari.

L’uomo, vedendo il gruppo, si è unito cercando se stesso per diverse ore. Quando uno dei soccorritori ha gridato il suo nome, ha risposto: “Sono qui”. La polizia lo ha riportato a casa, ma non si capisce come nessuno del gruppo lo abbia notato durante le ricerche.