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Usa 2024, Trump cerca di rinviare i processi: “Queste sono interferenze sul voto”

Proseguono senza sosta le vicende giudiziarie di Donald Trump. Il processo di New York, fissato in un primo momento il 25 marzo, è stato rinviato poiché il giudice Juan Manuel Merchan ha concordato con il pm Alvin Bragg il rinvio di una trentina di giorni per la necessità di raccogliere nuove prove. L’accusa in questa circostanza è legata al pagamento in nero a beneficio di una pornostar e di una ex coniglietta di Playboy, con somme tratte dai fondi elettorali, per comprare il loro silenzio su relazioni avute con il tycoon, che precedevano la campagna elettorale del 2016.

Usa 2024, nuovi risvolti sul processo in Georgia

Nuovi risvolti si registrano invece sul processo in Georgia, legato alle pressioni esercitate da Trump sui responsabili elettorali per alterare in suo favore l’esito del voto del 2020. Nell’ultima occasione l’iter processuale è stato interrotto dalla denuncia di un co-imputato, legata alla segnalazione di una relazione tra la procuratrice della Contea di Fulton Fani Willis e il suo collaboratore Nathan Wade, assunto per collaborare all’inchiesta che coinvolge l’ex presidente.

Un rapporto che di fatto ha creato l’ombra di presunti conflitti di interesse sul caso Trump, anche se effettivamente risulta attualmente difficile capire come il rapporto tra Willis e Wade possa aver giocato un ruolo significativo nella raccolta di prove contro Donald Trump. I primi risvolti però sono arrivati nella giornata di ieri, quando il giudice Scott McAfee ha annunciato di aver esaminato la questione, sentenziando che Willis può continuare a ricoprire la sua posizione di procuratrice. Un fattore che di fatto indica che il processo può andare avanti.

Per Trump, che sta facendo di tutto per rinviare il più possibile i suoi processi fino alle elezioni di novembre, questa non è esattamente una buona notizia. Con la sentenza di ieri il giudice McAfee ha scritto che il co-imputato di Trump Mike Roman “non è riuscito a dimostrare che il rapporto di Willis con Wade rappresentasse un conflitto d’interessi tale da giustificare la rimozione dal caso”. Tuttavia, il giudice ha rilevato “un’anomalia” nella gestione del procedimento e ha quindi stabilito che Willis, per restare al suo posto, doveva cacciare Wade; altrimenti, avrebbe dovuto mollare il caso.

I legali di Trump dopo la sentenza continuano a far leva sulla presunta mancanza di professionalità tra Fani Willis e la sua assistente: “Continueremo a usare tutte le vie legali disponibili per combattere e mettere fine a questo caso. Rispettiamo la decisione della corte, ma riteniamo che non dia l’appropriato significato alla cattiva condotta” di Willis e di Wade”.

Usa 2024, Trump: “Queste sono interferenze sul voto”

Lo stesso Trump ha commentato la vicenda legata alla relazione tra Willis e il suo assistente, sostenendo che la procuratrice non può portare avanti le sue indagini: “È corrotta e ha lavorato con la Casa Bianca di Joe Biden per orchestrare questa manovra contro di me. Queste sono interferenze sul voto. Biden ed i suoi corrotti alleati non si fermeranno di fronte a nulla per prevenire un nostro ritorno alla Casa Bianca”.

Usa 2024, Mike Pence: “Non appoggerò Trump”

In un’intervista rilasciata alla Fox l’ex vicepresidente Mike Pence ha annunciato che in vista di Usa 2024 non appoggerà Donald Trump per la presidenza, pur ribadendo di essere soddisfatto di quanto fatto nel suo ruolo tra il 2017 e il 2021: “Quest’anno non lo appoggerò, non è una sorpresa. Trump sta proponendo un’agenda che non riflette i valori conservatori su cui abbiamo governato. Quindi, in buona coscienza, non posso appoggiarlo, anche se sono orgoglioso di quanto fatto in passato con l’Amministrazione Trump”.

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