Gran parte delle vittime sono rimaste uccise in incidenti stradali provocati dal maltempo, con le squadre di soccorso che stanno andando in giro macchina dopo macchina per recuperare gli automobilisti
Continua a salire il bilancio delle vittime della “bufera del secolo” che dalla vigilia di Natale sta flagellando gran parte degli Stati Uniti. Secondo un ultimo aggiornamento di Nbc news, sarebbero almeno 60 i morti, 27 dei quali solo nello stato di New York, per il quale Joe Biden la notte scorsa ha dichiarato lo stato di emergenza federale.
“Il mio cuore è con chi ha perso dei cari in questo weekend di festività, Jill ed io preghiamo per voi”, ha scritto il presidente in un tweet. La zona più colpita dello stato di New York è quella di Buffalo, con 18 vittime nella sola città dove si sono accumulati oltre un metro di neve ed altre precipitazioni sono previste nelle prossime ore.
“E’ troppo presto per dichiarare vittoria e dire che tutto è finito, la bufera sta tornando e sono previsti tra i 15 ed i 30 centimetri di neve“, ha dichiarato la governatrice di New York, Kathy Hochul, esortando la popolazione a rimanere a casa e a non mettersi in macchina.
Gran parte delle vittime sono rimaste uccise in incidenti stradali provocati dal maltempo, con le squadre di soccorso che stanno andando in giro macchina dopo macchina per recuperare gli automobilisti, facendo temere che il bilancio delle vittime possa crescere ancora. “E’ come una zona di guerra, tutte le macchine sui lati delle strade, è certamente la bufera del secolo, una guerra con la madre natura”, ha aggiunto Hochul che si è recata a fare un sopralluogo a Buffalo, la sua città natale.
La bufera di portate storiche sta paralizzando i voli in uno dei momenti di maggiore traffico dell’anno, le festività natalizie: negli ultimi giorni sono stati cancellati oltre 15mila voli, 2600 solo ieri, secondo il sito Flightaware.com. L’ondata di gelo sta infatti interessando gran parte degli Stati americani, anche il Texas, comprese le località sul confine con il Messico dove i migranti appena arrivati stanno avendo difficoltà a trovare riparo dalle temperature insolitamente rigide.