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Usa, Cina, India, Russia

Usa, Cina, India, Russia
Guerra Medio Oriente – Imagoeconomica

Capire la geopolitica

Tutti coloro che soffermano la loro attenzione solo su fatti locali, come la guerra russo-ucraina o quella fra la Palestina e Israele, non rammentano che nel mondo vi è un’altra cinquantina di guerre aperte per i motivi (o scuse) più diversi: faide, lotte di potere, aggressioni esterne, questioni religiose e così via.
Ma al di sopra di tutti i motivi vi è una ragione specifica e cioé la famelica volontà di un ristretto numero di persone che vuole prevalere su altre, che di solito costituiscono la maggioranza. Cosicché si avvera una sorta di cannibalismo, che conta vittime umane inutilmente, perché tutto ciò non dovrebbe accadere.
Nei secoli vi sono state guerre di ogni genere per conquistare i territori. Ricordiamo quelle di Alessandro il Macedone, o quelle di Ciro il Persiano o di Giulio Cesare o di Napoleone.
Di fronte a questo scenario assistiamo a gente in Tv che ripete monologhi imparati a memoria su questioni risibili o insignificanti, con voce apparentemente sicura e un ritmo anch’esso rassicurante. Ma questi messaggi non funzionano e non portano a riflessione alcuna.

Ignoranza geopolitica e nuovi equilibri globali

Perdersi in chiacchiere costa sempre meno che fare qualcosa di concreto. I parolai e i blablatori blaterano, approfittando del fatto che la maggioranza delle cittadine e dei cittadini ignora ciò che accade e le relative cause.
Per esempio, vi è un’enorme ignoranza sul cambiamento epocale della geopolitica, in cui gli attori sono confermati e nuovi. Oggi possiamo dire che coloro che governano il mondo sono gli Stati Uniti, la Cina, l’India e la Russia. Dispiace che fra questi protagonisti non vi sia l’Europa con i suoi ventisette Stati, ma essi, di fatto, non agiscono come un unico soggetto, con un’unica voce.
Gli Stati Uniti sono la più vecchia democrazia del mondo, hanno il più elevato prodotto interno lordo e le più avanzate tecnologie. Vi invitiamo a leggere la National Security Strategy, un rapporto pubblicato il 25 novembre scorso in cui sono elencati tutti gli obiettivi – e i modi per raggiungerli – dell’Amministrazione Trump, di cui si può dire tutto, tranne che non abbia le idee chiare.

Cina e India: potenze demografiche ed economiche

La Cina è la seconda nazione al mondo per prodotto interno lordo e con i suoi 1,4 miliardi di abitanti è il secondo Paese al mondo più popoloso, anche se in una superficie più ridotta di quella russa, di cui scriveremo fra poco.
In quel Paese ha preso le leve del comando Xi Jinping nel 2012. Colà vi è una dittatura solida gestita dal Partito comunista cinese, che controlla lo Stato attraverso diversi organi supremi. Ma l’ultima parola è sempre del segretario generale, cioé dello stesso Xi Jinping, che ha il potere – di vita o di morte – su cittadine e cittadini cinesi. Costui ha detto fin dall’inizio al suo popolo una cosa chiarissima: fate ciò che volete, ma non occupatevi di politica.
La crescita in Cina è stata tumultuosa e, secondo gli esperti, il Pil cinese raggiungerà, prima, e supererà poi quello statunitense nel 2030.
Poi vi è l’India, il Paese più popoloso del mondo, con 1,410 miliardi di abitanti. Lì vi è una democrazia sui generis perché la religione ha un potere fortissimo su tutti i suoi abitanti; democrazia che noi occidentali non possiamo comprendere.

Russia, sanzioni e contraddizioni europee

E veniamo alla Russia, nata dal disfacimento dell’Unione Sovietica e presa saldamente in mano da Vladimir Putin, un uomo d’acciaio, abituato alla disciplina del KGB. Nonostante egli sia un autocrate, ovvero un dittatore, sembra che la Chiesa ortodossa, il cui capo è Cirillo I, lo appoggi totalmente e sembra che anche la popolazione lo appoggi.
Ovviamente in quel Paese non vi è libertà di stampa e molti diritti civili sono negati. Tuttavia, non si può non tenere conto dell’enorme potenzialità che esso ha. Per cui, l’abbiamo scritto più volte, le sanzioni che l’Ue ha applicato nei confronti di quel Paese sono state un boomerang, anche perché, sotto sotto, diverse nazioni hanno interessi economici collegati alla Russia. Per esempio, la Germania ha le sue industrie (fra cui la Volkswagen) insediate in Cina, le quali usano gas russo.
Congelare i beni di quel Paese è un errore perché le ritorsioni significano congelare i beni occidentali che si trovano in Russia.

A voi la valutazione.