La campagna di Donald Trump ha intentato una nuova causa contro il segretario di Stato della Pennsylvania e sette contee dello Stato, per cercare di ottenere un’ingiunzione che proibisca la certificazione dei risultati delle elezioni, favorevole al candidato democratico Joe Biden. Secondo il sito di informazione politica The Hill la causa, presentata davanti a una corte distrettuale federale in Pennsylvania, sostiene che lo stato ha attuato un sistema di voto illegale con un doppio standard, in cui gli elettori avrebbero ricevuto un trattamento diverso nel caso di voto di persona rispetto a quello del voto per posta.
La causa, intentata contro il segretario di Stato della Pennsylvania, la democratica Kathy Boockvar, e i Board of Elections delle contee di Allegheny, Centre, Chester, Delaware, Philadelphia, Montgomery, e Northampton, non contiene però specifiche accuse di frode. Secondo le affermazioni dei ricorrenti, in alcune delle contee non sarebbe stato garantito un accesso sufficiente a osservatori elettorali.
Il ministro della Giustizia della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha liquidato la causa come “priva di qualsiasi fondamento”. Shapiro ha insistito che l’elezione nello Stato della Pennsylvania è stata “monitorata da osservatori bipartisan ed è stata legale, giusta e certa”. Secondo il funzionario statale, si tratterebbe solo dell’ultima di una serie di cause simili che si sono rivelate inconsistenti.
Il procuratore capo Usa Bill Barr, però, ha autorizzato l’apertura delle inchieste sulle presidenziali. Il via libera è indirizzato ai procuratori federali, ha precisato Barr, senza spiegare se il suo dipartimento ha prove veritiere delle presunte frodi elettorali denunciate dal presidente Donald Trump.
Barr, uno dei ministri più leali a Trump, ha detto: “Autorizzo a indagare sulle accuse sostanziali di irregolarità in merito al conteggio dei voti prima della certificazione delle elezioni nelle vostre giurisdizioni in alcune circostanze”. Le indagini possono essere aperte se esistono “accuse chiare e potenzialmente credibili” di irregolarità che possono “avere un impatto sui risultati delle elezioni federali di uno stato”.
Le indagini su frodi elettorali sono di norma affare di ciascuno stato che stabilisce e controlla le proprie norme in fatto di voto. E il dipartimento della Giustizia non interviene di solito in questo genere di situazioni fino a quando i voti non sono stati certificati e non sono terminati i riconteggi.
Oltre che in Pennsylvania, la campagna di Trump ha avviato azioni legali contro la vittoria di Joe Biden anche in Nevada.