Usa, via TikTok da dispositivi di proprietà del governo - QdS

Usa, via TikTok da dispositivi di proprietà del governo

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Usa, via TikTok da dispositivi di proprietà del governo

Redazione  |
martedì 28 Febbraio 2023

La Casa Bianca dà 30 giorni di tempo per eliminare l'app da cellulari e tablet dei dipendenti delle agenzie federali. Divieto di utilizzo tra 90 giorni

La Casa Bianca ha dato tempo 30 giorni alle agenzie federali per assicurarsi che i propri dipendenti non abbiano l’app di TikTok in nessun dispositivo di proprietà del governo. La direttrice dell’Ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca, Shalanda Young, ha indicato – in una direttiva che contempla poche eccezioni – che le agenzie dovranno identificare la presenza dell’applicazione, stabilire un processo interno per limitarne l’uso, eliminare le installazioni e revocare l’autorizzazione al loro uso, vietando al contempo il traffico Internet su installazioni informatiche appartenenti alle agenzie.

La Casa Bianca dà 30 giorni di tempo per eliminare l’app

Entro 90 giorni, le agenzie dovranno inoltre prevedere nei contratti il divieto di utilizzo dell’app sui loro dispositivi e annullare eventuali contratti che ne prevedano l’utilizzo. A dicembre, TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, ha apportato una modifica alla sua politica sulla privacy, consentendo ai propri dipendenti di accedere ai dati degli utenti europei. Al momento non è chiaro esattamente a quali dati sia consentito l’accesso e quali dipendenti siano coinvolti. I funzionari statunitensi, sottolinea la Cnn, hanno espresso in più occasioni il timore che il governo cinese possa esercitare pressioni su ByteDance perché consegni le informazioni raccolte con l’obiettivo di sfruttarle a fini di intelligence o per fare disinformazione.

Gli altri Paesi che hanno annunciato il divieto

Oltre agli Stati Uniti, anche Canada e Unione Europea hanno annunciato il divieto per i funzionari di usare TikTok sui cellulari ufficiali per timori relativi alla cybersicurezza e alla tutela dei dati degli utenti. Una decisione, quella adottata dalle autorità comunitarie, definita dal social ‘frutto di un equivoco’ e ‘basata su concetti sbagliati’.

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