“Prima delle celebrazioni rituali per il quarantesimo anniversario della strage di Ustica, chiediamo che il governo si attivi subito a livello diplomatico per raggiungere finalmente la verità giudiziaria su questa grave ferita alla nostra sovranità nazionale”. Lo dichiara il senatore del Movimento 5 Stelle Primo Di Nicola, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, intervenuto ieri nell’aula di Palazzo Madama ricordando che “ancora oggi la Procura di Roma, i pm Amelio e Monteleone, indagano sul caso Ustica e dal 2010 attendono risposte esaustive a quattro rogatorie internazionali ripromosse dopo che l`allora presidente Cossiga tornò, nel corso di un`intervista, a puntare il dito contro la Francia. I Paesi interessati dalle richieste di informazioni avanzata dalla nostra magistratura sono gli Stati Uniti, la Francia, il Belgio (Nato) e la Germania, oltre, ovviamente la Libia. Un`inchiesta, quest`ultima – ha ricordato Di Nicola – che rischia di finire inesorabilmente archiviata se il governo, una volta per tutte, non deciderà di avviare un`incisiva azione diplomatica invitando i nostri alleati a dire tutta la verità su quanto accadde quella notte. Chiarendo innanzitutto – ha sottolineato il senatore M5S – cosa ci facevano i loro caccia e i loro mezzi navali nelle acque e nei cieli italiani. La dobbiamo a quelle 81 vittime. E a chi, ancora oggi, attende giustizia”.
