Gli italiani che andranno in vacanza ad agosto sono 22 milioni. Si registra un aumento del 4% rispetto all’anno scorso. Sono dati emersi da un’analisi Coldiretti/Ixè. Il desiderio delle ferie è tale da superare lo stress dovuto al traffico da bollino rosso, le anomalie climatiche e l’apprensione per il caro prezzi. Quest’anno gli italiani in partenza ad agosto preferiscono mete nazionali. Le motivazioni sono diverse: dalla voglia di riscoprire le bellezze della Penisola fino al desiderio di ritornare in luoghi già conosciuti e ritenuti sicuri. Una quota del 23% di italiani, quasi uno su quattro tra coloro che viaggiano, ha deciso invece di trascorrere una vacanza all’estero nonostante la problematica situazione internazionale. Inoltre per la maggioranza degli italiani in viaggio (53%) la durata della vacanza è inferiore alla settimana. Invece per quasi un italiano su tre (30%) durerà tra una e due settimane. Infine il 3% si godrà le vacanze per oltre un mese.
Tra mare, piccoli borghi e agriturismi…
Il mare è sempre destinazione prediletta per l’estate. Il mese d’agosto – già tradizionalmente “noto” per i listini più cari per alloggio, vitto, ombrelloni e lettini – quest’anno risentirà anche del balzo dell’inflazione con aumenti che riguardano tutti gli aspetti della vacanza e quindi pure il viaggio. Sono apprezzate pure altre possibilità: parchi, campagna, montagna e piccoli borghi. Il 70% degli italiani in vacanza, secondo quanto raccolto da Coldiretti, dichiara di visitarli. Terranostra e Campagna Amica rendono noto che sono molto apprezzati i 25mila agriturismi presenti in Italia. Le strutture hanno incrementato la loro offerta con attività legate a servizi innovativi per gli amanti di sport, ambiente e cultura. Ad esempio si possono visitare percorsi archeologici o naturalistici oppure wellness.
Vacanze e animali: i dati
In occasione dell’estate 2022 parte in vacanza con il proprio animale quasi un italiano su cinque (17%). È, infatti, accresciuta la cultura dell’ospitalità “pet friendly” in tutto il Bel Paese. Solo una minoranza del 6% rinuncia a viaggiare perché non è possibile accogliere nella struttura di permanenza cani e gatti ma anche uccelli, conigli, tartarughe e pesci.