Sono molti i siciliani che sono particolarmente recidivi ad indebitarsi
In vacanza ad ogni costo, anche facendo debiti. Questa la cifra economica dell’estate del 2023 per molti italiani alle prese con inflazione, aumento dei prezzi del settore (fino al 15% secondo Assoutenti) e ridotta capacità di acquisto. Una indagine di Kruk Italia, esperto nella gestione dei debiti presente da 25 anni su tutta la filiera del credito, ha voluto indagare quanto le persone si siano responsabilizzate sulle spese, in questa estate caratterizzata da una crisi economica ormai palpabile da tutti. Dall’indagine emerge che le persone sono molto più consapevoli e attente nella pianificazione delle vacanze rispetto agli scorsi anni, ma concretamente sono ancora acerbe e scivolano su comportamenti rischiosi che possono portare ad indebitarsi. Inoltre sale rispetto al 2022 la percentuale di persone pronte a chiedere un prestito pur di partire per le ferie, dal 9 al 15%. Un dato che spaventa soprattutto in regioni come la Sicilia dove KRUK registra un picco di clienti che sono particolarmente recidivi ad indebitarsi.
Siciliani in grave indebitamento
Nel panorama dei clienti gestiti da KRUK, in questo momento, sono molti i siciliani che si trovano in una situazione grave di indebitamento. La maggior parte di questi sono persone di età compresa tra i 58 e i 42 anni (51%), il 40% sono persone con più di 59 e i giovani di età compresa tra i 40 e i 26 anni circa il 10%, mancano invece i giovanissimi (18 – 25 anni). Questo trend rispecchia il panorama nazionale che vede mediamente i cittadini tra i 42 e i 58 anni (51%) avere troppi crediti aperti, mentre la fascia più giovane di 18 – 25enni tocca appena lo 0,56%. La Sicilia, nella classifica delle regioni con più cittadini sovra indebitati, è preceduta dalla Lombardia e seguita dalla Puglia.
Spesa con pianificazione
Oltre a questi dati, si aggiungono quelli emersi da una ricerca di KRUK Italia, condotta a maggio in vista dell’estate 2023, dove finalmente emerge una maggiore responsabilità sugli acquisti superflui dei consumatori, come per esempio la spesa per le vacanze, che viene effettuata previa una pianificazione di costi fatta mesi in anticipo per evitare di spendere troppo all’ultimo minuto (57%) e una meticolosa ricerca di comparazione dei prezzi per trovare le offerte più vantaggiose (76%). Il 48% del campione assicura poi, se non il viaggio intero, almeno il volo.
Stessa spesa, meno giorni
La nuova consapevolezza degli italiani è confermata anche da una ricerca di BVA Doxa secondo cui gli italiani spenderanno la stessa cifra del 2022 per le vacanze ma hanno deciso di accorciare il numero di giorni. Secondo la maggior parte del campione, inoltre, per le vacanze si spenderanno almeno 500€ in più (40%) e per alcuni addirittura 1.000 euro in più (24%) rispetto al 2022, con una spesa totale che oscilla tra i 1.000 e 5.000 euro (74%). “In merito alla gestione del budget notiamo ancora errori ‘grossolani’ che possono essere potenzialmente rischiosi”, dice Cesare Casaroli, Regional Manager Field Collection Department di KRUK Italia, “ancora oggi che, come tangibile ai più, il potere di acquisto è effettivamente ridotto, c’è chi non ha ancora pensato a risparmiare in vista delle vacanze (7%), chi pensa prima alla remise en forme a cui dedica tempo e denaro da gennaio invece di pensare a risparmiare per fare le ferie (14%). Poi il famoso Buy Now Pay Later, il sistema per rateizzare qualsiasi pagamento senza tassi aggiuntivi, ormai sempre più popolare, viene utilizzato dal 9% per acquistare abbigliamento per le vacanze e dal 6% per pagare voli e alloggi”.