Via alle prenotazione per vaccino covid per i bambini dai 5 agli 11 anni. Anche in Sicilia si partirà dal 16 dicembre.
Ai bambini sarà somministrato il vaccino Pfizer in misura pari a un terzo della dose normale che viene data agli adulti, con precedenza ai più fragili e a rischio di contrare la malattia grave. Si prevede una prima inoculazione di siero anti Covid, e poi la seconda dose va fatta dopo tre settimane, precisamente 21 giorni, come avviene per gli over 12, in percorsi dedicati presso gli hub o dai pediatri di famiglia.
Le prenotazioni sono gestite dalle singole Regioni. Si ricorda che la vaccinazione dei bambini è volontaria e non è obbligatorio il Super Green pass per accedere a determinati luoghi e attività, come per il resto della popolazione.
I bambini sotto i 12 anni sono esenti dal Green pass: lo precisa il ministero della Salute. “Il decreto legge – rileva il ministero – stabilisce con chiarezza che i bambini sotto i 12 anni sono esentati dalla certificazione verde Covid-19 per accedere alle attività e servizi per i quali nel nostro Paese è necessario il Green pass”.
In Sicilia basterà prenotarsi attraverso la piattaforma dedicata e raggiungibile selezionando l’apposito banner del sito regionale dedicato (https://www.siciliacoronavirus.it) o direttamente all’indirizzo https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.
Il sistema della Struttura commissariale nazionale, gestito da Poste Italiane, consentirà la prenotazione. Oltre che via internet, sarà possibile prenotarsi chiamando il numero verde 800.00.99.66 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18. Per fissare l’appuntamento sarà necessario indicare il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e quello del telefono cellulare. Da stabilire, in tutto questo, che ruolo avranno i pediatri.
C’è intanto un documento delle società scientifiche dei pediatri ai genitori sull’opportunità di vaccinare con il vaccino mRna anti-Covid.
“Nel complesso, ci sentiamo di raccomandare la vaccinazione nei bambini tra 5 e 11 anni in quanto capace di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie, di ridurre disagi per gli stessi bambini e alle loro famiglie e di aumentare in generale i loro gradi di libertà.
La raccomandazione è ancora più forte se il bambino soffre di patologie croniche, e se convive o ha contatti stretti con adulti anziani o fragili”, scrivono i pediatri nel documento pubblicato sul sito della Società italiana di pediatria (Sip). “Le controindicazioni sono rarissime – sottolineano – e riguardano soggetti con malattie immunomediate. In questi casi è opportuno rivolgersi agli specialisti che seguono il bambino. Affermiamo questo nella consapevolezza che i dati disponibili, pur essendo più che sufficienti per definire l’opportunità di procedere quanto prima alla vaccinazione nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, non consentono su alcuni aspetti, quali ad esempio gli effetti a lungo termine della malattia o eventuali complicanze estremamente rare della vaccinazione, di dare risposte definitive”.
Gli esperti spiegano che la riflessione sul tema deve considerare quanto è noto sull’epidemiologia dell’infezione da SARS-CoV-2 e le sue varianti in età pediatrica, i suoi effetti clinici diretti incluse le complicanze a breve e lungo termine, l’efficacia e la sicurezza dimostrata per il vaccino in questa fascia di età. Le valutazioni devono comprendere sia gli aspetti strettamente medici e assistenziali – che sono ovviamente prioritari – sia gli aspetti psicologici e sociali che caratterizzano la condizione dell’infanzia rispetto alla pandemia. Il documento è stato approvato da Società Italiana di Pediatria (SIP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Associazione Culturale Pediatri (ACP) e dalla Federazione delle Società Scientifiche e delle Associazioni di Area Pediatrica (FIARPED). (