Vaccini, con diffusione varianti probabile nuova campagna in autunno - QdS

Vaccini, con diffusione varianti probabile nuova campagna in autunno

Vaccini, con diffusione varianti probabile nuova campagna in autunno

web-dr |
venerdì 09 Aprile 2021

E' l'idea che si sta consolidando tra gli esperti che studiano le mutazioni del virus responsabile della pandemia.

La circolazione sempre più
importante delle varianti del virus SarsCoV2
potrebbe rendere necessaria
una nuova campagna di vaccinazione in autunno: è l’idea che si sta consolidando
tra gli esperti che studiano le mutazioni del virus responsabile della
pandemia.

Non si può escludere che
fra ottobre e novembre sia necessario un nuovo ciclo di vaccinazioni
“,
dice all’ANSA il genetista Massimo Zollo, dell’Università Federico II di
Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge-Biotecnologie
avanzate.

“Testare le varianti note con nuovi vaccini” è il prossimo passo da compiere, secondo l’esperto. Ma per fare questo è necessario un programma massiccio di sequenziamento: “Più sequenze del virus otteniamo, più potremo vedere mutazioni che gli danno vantaggio nelle infezioni, oppure notare i suoi fallimenti”.

Bisognerebbe identificare le
potenziali nuove mutazioni con vantaggio e lavorare su nuovi vaccini e
anticorpi monoclonali, in grado di agire in modo specifico su diverse regioni
della proteina Spike, l’artiglio molecolare con cui il virus si aggancia alle
cellule.

Oltre a questa proteina e
all’interruttore Ace2, che utilizza come una serratura per entrare nelle
cellule, per Zollo “è molto importante guardare anche alle altre mutazioni
che danno al virus danno vantaggi evolutivi (esempio migliore attività
replicativa del virus).

Sarebbe un grande errore – ha aggiunto – non pensare di utilizzare le altre mutazioni che danno vantaggio”, ed al momento sono identificate in altre zone del genoma di Sars-Cov-2 oltre a quelle concentrate nel gene Spike.
Il rischio che la circolazione delle varianti possa aumentare è legato anche al ritmo della campagna di vaccinazione, osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università Milano Bicocca e direttore del laboratorio Cerba di Milano: “Nel contesto italiano in cui la vaccinazione va a rilento è necessario monitorare costantemente la prevalenza delle varianti note e di quelle emergenti”.

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