Sono 328 le morti sospette avvenute in Italia, correlata al vaccino Covid. A rivelarlo un servizio andato in onda su Quarta Repubblica, la trasmissione di Rete 4.
In una statistica con dei dati raccolti fino al 26 maggio, il siero che avrebbe ricevuto più segnalazione di reazioni avverse mortali, con 1,99 casi su 100 mila, sarebbe stato il Modena, dopo Pfizer (0,96) e dopo AstraZeneca e J&J, entrambi con lo 0,79.
Sarebbero quasi 6000 le morti “sospette”, segnalate negli Stati Uniti, dopo aver ricevuto vaccini Pfizer e Moderna e non Astrazeneca.
A differenza dell’Italia, infatti, gli Usa hanno un sistema di reportistica volontario chiamato VAERS (Vaccine Adverse Reporting System) che da oltre 30 anni che raccoglie per tutti i 12 o 14 vaccini somministrati ogni anno tutti i casi di reazioni avverse.
Da sottolineare il “volontario”: non sarebbe nulla di ufficiale, quindi, ma solitamente si tratta di una fonte considerata comunque attendibile.
Secondo quanto riportato dal sito, in “concomitanza” col vaccino sarebbero stati segnalate 5.888 morti, 4.583 casi di disabilità permanente e 19.554 ospedalizzazioni. Numeri da molti considerati normali, visto che si parla comunque di reazioni dopo oltre 160 milioni di dosi iniettate, ma che sono, ad esempio, molto più altri se rapportati ad altri vaccini, annuali e non.
Negli Usa è stato presentato un disegno di legge per consentire di pagare danni alle vittime della vaccinazione per la Covid – 19 da parte dello Stato.
I dirigenti sanitari dei Centri per il controllo delle malattie hanno convocato una riunione urgente il 18 giugno per affrontare il problema degli effetti dei farmaci a mRna sui giovanissimi.
Pare infatti che ben 226 tra ragazzi e giovani uomini si sono ammalati di miocardite o pericardite dopo la somministrazione del farmaco. Numero certamente inusuale, anche a fronte di milioni e milioni di vaccinati.
“Sui casi di miocardite dopo la vaccinazione in età pediatrica andrei cauto perchè anche se casi sono segnalati in Israele, i dati sono tutti da confermare e validare con studi accurati. I
n pediatria la vaccinazione con l’unico vaccino approvato, Pfizer, ha il chiaro obiettivo di ridurre la circolazione vitale, di proteggere i soggetti in età pediatrica perchè qualcuno potrebbe avere complicanze gravi e di proteggere chi vive a contatto con bambini – Quindi ci sono tutti i presupposti per condurre una campagna di vaccinazione anche in età pediatrica”. Lo ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli .