Vaccini, distribuito in tutt' Italia mezzo milione di nuove dosi - QdS

Vaccini, distribuito in tutt’ Italia mezzo milione di nuove dosi

redazione web

Vaccini, distribuito in tutt’ Italia mezzo milione di nuove dosi

giovedì 31 Dicembre 2020

Il Piano entra nella Fase 1. Il premier Conte ribadisce, niente obbligatorietà. Ricciardi, in sei mesi venti milioni di vaccinati. Anche in farmacia. Attivo sul portale di palazzo Chigi un sito per monitorare lo stato del Piano vaccinale

Archiviato il Vax day, con quasi diecimila vaccinati in tre giorni, il piano nazionale dei vaccini è entrato nella cosiddetta Fase 1, quella cioè che prevede la somministrazione delle dosi agli operatori sanitari e sociosanitari e a personale e ospiti delle residenze per anziani.

Una platea di circa due milioni di persone.

Stamattina sono partiti per i duecentotré siti di somministrazione nelle varie regioni italiane le dosi del vaccino Pfizer-Biontech giunti ieri in dieci aeroporti italiani con gli aerei Dhl.

In molti casi il vaccino è già arrivato e alcune strutture hanno anche cominciato la somministrazione.

“Per il momento siamo in grado di somministrare il farmaco a circa la metà degli italiani” vaccinabili, “ovvero circa venti milioni, nei primi sei mesi del 2021”, ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute.

La ritardata consegna (per via delle vicende burocratiche sull’approvazione da parte dell’Ema) del vaccino di Oxford-AstraZeneca, su cui l’Italia aveva puntato molto, verrà compensata con la disponibilità di dosi aggiuntive di Pfizer e Moderna.

In particolare, ha detto Ricciardi, “dei cento milioni di dosi Pfizer-Biontech opzionate dall’Ue, tredici milioni e mezzo andranno all’Italia”.

Così, “avremo quasi trenta milioni di dosi Pfizer nei primi sei mesi del 2021 invece dei sedici previsti”.

A queste si aggiungono i sei milioni di dosi previste da Moderna.

“Contiamo – ha concluso – di vaccinare circa la metà degli italiani vaccinabili, perché vanno ovviamente esclusi tutti i minori di sedici anni per i quali non è prevista la vaccinazione”.

E mentre anche il Vaticano darà il via la prossima settimana alla vaccinazione anti-covid, con diecimila dosi che saranno somministrate alla curia romana (ma non sa sa ancora se anche a papa Francesco), di vaccino ha parlato ieri anche il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di fine anno, escludendone l’obbligatorietà e chiedendo “a tutti uno sforzo” per compiere quello che ha definito “un atto di solidarietà verso tutta la comunità nazionale”.

“Io stesso per dare il buon esempio – ha detto ai giornalisti – lo farei subito ma è giusto rispettare le priorità approvate dalle Camere”.

Il premier è anche tornato sul caso di Claudia Alivernini, l’infermiera minacciata e insultata sui social dopo essersi sottoposta al vaccino.

“E’ inaccettabile – ha detto -. Ancor più inaccettabile adesso che stiamo realizzando un piano vaccinale che consentirà di mettere in sicurezza il Paese”.

“Un atto odioso – gli ha fatto eco la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – contro una persona che ha compiuto un gesto di civiltà che deve essere di esempio perché rivolto non solo alla tutela della sua salute ma anche a quella dell’intera popolazione”.

Intanto nelle Regioni, dove le prenotazioni per il vaccino si moltiplicano di ora in ora, è tutto pronto per la somministrazione delle dosi ed è già attivo un sito web dedicato sul portale di palazzo Chigi per monitorare in tempo reale lo stato del piano vaccinale in tutta Italia.

Ad oggi i vaccinati sono 9.803, oltre il cento per cento delle 9.750 dosi distribuite il 27 dicembre nel Vax Day.

Ciò “in quanto, in alcune regioni – ha spiegato il commissario Domenico Arcuri – si è cominciata a somministrare anche la sesta dose per ogni fiala”.

E, dal 2021, la somministrazione potrà avvenire anche in farmacia, come previsto dalla legge di bilancio approvata dal Senato.

Si tratta, ha spiegato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, di una soluzione “che consentirà di moltiplicare le opportunità di effettuare il vaccino, accelerando il percorso verso l’auspicata protezione di gregge”.

In manovra, inoltre, sono state stanziate “risorse per l’assunzione di tremila medici e dodicimila infermieri e assistenti sanitari – ha aggiunto Sileri – anche stranieri, come da me più volte auspicato”.

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