Dalla Pfizer. Intanto, preoccupato dalla lentezza del Piano vaccinale, il premier Draghi chiede maggior coordinamento e prepara il confronto nell'Ue. Dubbi dagli Usa sull'Astrazeneca
Preoccupa la lentezza nel Piano vaccinale, ma ieri sera in un vertice con il premier Mario Draghi e Curcio, il commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo ha rassicurato tutti: entro 24 ore sarà distribuito alle Regioni un milione di dosi di Pfizer e alla fine del primo trimestre saranno oltre quattordici.
In particolare, il totale di marzo sarà di circa sette milioni e mezzo di dosi, mentre i parziali cumulati di gennaio e febbraio sono di sei milioni e mezzo.
Il Premier, intanto, spinge per un maggior coordinamento tra le Regioni nella somministrazione e nelle prossime ore entrerà nel vivo della strategia da mettere sul tavolo di Bruxelles, in sintonia con Angela Merkel ed Emanuel Macron, ma anche con lo spagnolo Sanchez.
L’obiettivo è creare un asse che incalzi la Commissione europea sia nella pretesa del rispetto dei contratti con le aziende farmaceutiche, sia nella produzione dei sieri.
In Germania, intanto, il lockdown prorogato è stato fino al diciotto aprile e rafforzato a Pasqua, per la cancelliera Merkel è colpa delle varianti.
Sul fronte interno, Draghi ha chiesto un maggior coordinamento alle Regioni.
Il Governo si è detto pronto ad aiutare i territori con maggiori difficoltà nella somministrazione.
A cominciare da quella Lombardia dove è in corso un ennesimo disastro: il governatore leghista Attilio Fontana è stato costretto a rimuovere l’intero cda di Aria, la società partecipata dalla Regione lombarda nel mirino per i ritardi della campagna vaccinale.
E’ stato raggiunto, intanto, il picco della terza ondata in Italia: frenano contagi e ricoveri, e soprattutto, grazie alle vaccinazioni degli anziani, sono drasticamente diminuiti i casi nelle Residenze sanitarie assistite.
E la ministro Bonetti ha chiesto che la scuola primaria riapra anche in zona rossa dopo
Pasqua.
Intanto – mentre nel Regno unito continua a correre la campagna vaccinale e si registrano appena diciassette morti in un giorno – sul vaccino Astrazeneca, nuovi dubbi giungono dagli Usa: l’azienda anglo-svedese potrebbe avere incluso dati “obsoleti” nell’informativa inviata alle autorità americane sulle sperimentazioni del proprio vaccino anti Covid condotte negli Usa.
Lo ha reso noto l’Istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie.
Ieri erano stati diffusi i risultati della sperimentazione che rivelavano come il siero fosse “efficace al 79% nell’arresto della malattia da Covid sintomatica e al cento per cento nel prevenire malattie gravi”.
Tensione, poi, tra Unione eropea e Russia sullo Sputnik V: “Difendono le aziende, non le persone”, ha detto il presidente russo Wladimir Putin, che si vaccina oggi.