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Italiani vaccinati all’estero, vaccini riconosciuti per avere il Green pass

Italiani vaccinati all’estero, vaccini riconosciuti per avere il Green pass

Sono in tanti gli italiani vaccinati all’estero che si chiedono se la vaccinazione somministrata sarà riconosciuta nel nostro Paese e se avranno diritto al Super Green pass

Sono in tanti gli italiani vaccinati all’estero che si chiedono se la vaccinazione somministrata sarà riconosciuta nel nostro Paese e se avranno diritto al Super Green pass, ormai necessario per prendere parte a tutte le attività della vita sociale.

I certificati equivalenti a quelli somministrati in Italia (validi per avere la certificazione verde)

Sono riconosciuti come equivalenti a quelli effettuati nell’ambito del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2vaccini per i quali il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio è lo stesso dell’Unione Europea: Covishield (Serum Institute of India), prodotti su licenza di AstraZeneca; R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca; Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.

Tali vaccini sono considerati validi ai fini dell’emissione della Certificazione verde COVID-19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all’estero) ai i loro familiari conviventi e ai cittadini stranieri che dimorano in Italia per motivi di lavoro o studio, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2.

Vaccini non autorizzati dall’EMA

Le persone vaccinate all’estero con un vaccino non autorizzato dall’EMA (Agenzia europea per i medicinali) possono ricevere una dose di richiamo “booster” con vaccino a m-RNA (Comirnaty o Spikevax), a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario.
Il completamento di tale ciclo vaccinale integrato è riconosciuto come equivalente.

Superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con vaccino non autorizzato da EMA, così come in caso di mancato completamento del ciclo, è possibile procedere con un ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-RNA.

Dario Raffaele