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Vaccini, nuovo report sulle reazioni avverse: ecco quanti pazienti hanno avuto un evento grave

Vaccini, nuovo report sulle reazioni avverse: ecco quanti pazienti hanno avuto un evento grave

Nel 2023 la Rete Nazionale di Farmacovigilanza ha registrato 4.349 segnalazione di sospetti eventi avversi successivi alle vaccinazioni

Nuovo report pubblicato dall’Aifa (Agenzia italiano del farmaco) sui casi di sospette reazioni avverse ai vaccinati nel 2023 registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza. L’elenco comprende le reazioni avverse segnalate comprendono anche quelle per i vaccini anti-Covid.

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L’Aifa specifica che “si tratta di un documento pubblico che ha uno scopo informativo nei confronti dei cittadini e degli operatori sanitari rispetto alle sospette reazioni avverse che sono state registrate nella RNF, ma è importante non leggere queste informazioni “come risultato della valutazione di causalità tra il vaccino e gli effetti osservati”.

I dati sulle reazioni avverse nel 2023

Nel 2023 la Rete Nazionale di Farmacovigilanza ha registrato 4.349 segnalazione di sospetti eventi avversi successivi alle vaccinazioni. Ma da questo numero ne vanno tolti 19 perché in realtà duplicati: quindi il numero esatto di segnalazioni è di 4.330.

La maggior parte delle segnalazioni non presentano gravi eventi avversi, ovvero il 73,6% (3.185). Il restante 26,4% (1.145) sono segnalazioni con un evento avverso grave. Di questi 641 fanno riferimento ad altra condizione clinicamente rilevante e 272 indicano un “ospedalizzazione o prolungamento ospedalizzazione”.

“Evento avverso è un criterio importante ma non sufficiente per stabilire che la causa sia il vaccino”

È fondamentale ribadire che queste informazioni non vanno intese come significative al fine di valutare il rapporto causa-effetto tra vaccini e reazioni avverse, in quanto lo studio scientifico di quest’ultimo è molto complesso e tiene di conto di più fattori.

Per prima cosa “l’associazione temporale tra una vaccinazione e l’evento avverso che si verifica dopo di essa – prosegue il rapporto – è un criterio importante, ma non sufficiente, per stabilire che quell’evento sia causato dalla vaccinazione”.

In sostanza, non è detto che un evento avverso segnalato dopo una vaccinazione sia di fatto valutato come una conseguenza del vaccino stesso: bisogna escludere se la persona che ha avuto la reazione non avesse altre condizioni pregresse, ma anche valutare quanto quel tipo evento sia frequente nella popolazione genere, a prescindere dalle vaccinazioni.