Vaccini in Sicilia, 1 cittadino su 3 senza dose, 80% ricoverati è No vax - QdS

Vaccini in Sicilia, 1 cittadino su 3 senza dose, 80% ricoverati è No vax

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Vaccini in Sicilia, 1 cittadino su 3 senza dose, 80% ricoverati è No vax

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giovedì 26 Agosto 2021

In arrivo il decreto per il passaggio della Sicilia in zona gialla. L'assessore Razza: "I ricoverati No vax si pentono in ospedale. La minoranza non può decidere le sorti degli altri siciliani"

La Sicilia che dalla settimana prossima, secondo fonti del Ministero della Salute, sarà in “giallo” resta fanalino di coda in Italia per vaccinazioni. Solo il 55,2% della popolazione risulta immunizzato con la doppia dose di vaccino rispetto a una media italiana del 62,2%; le persone in attesa della seconda dose sono l’8,4%, mentre il dato più preoccupante è quello delle persone senza neanche una dose: il 36,3%, contro una media italiana del 29,3%. Come dire che più di un siciliano su tre non è ancora vaccinato.

SICILIA FANALINO DI CODA PER SOMMINISTRAZIONE DOSI

Per quanto riguarda le fasce d’età la popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 19,6% (media Italia 12,9%), mentre la fascia di giovani 12-19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 52% (media Italia 46,9%). Fino ad oggi sono complessivamente 5.597.547 (dati governo.it) le dosi somministrate, che corrispondono all’87,5% delle dosi consegnate (6.397.337). In percentuale ha fatto peggio solo la Calabria con l’84%. Rispetto al target di popolazione, i capoluoghi di provincia in cui si registra la più bassa percentuale di vaccini in tutte le fasce d’età sono Catania, Siracusa e Messina, le più “virtuose” sono invece Agrigento, Palermo e Ragusa che hanno superato con Enna il 72%. Bene anche Trapani e Caltanissetta.

ASSESSORE RAZZA: “MINORANZA SENZA DOSE NON DECIDA SORTI SICILIA”

“L’80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto. La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani”. Lo ha detto al Tg5 l’assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.

UFFICIO SCOLASTICO SICILIA: “L’88% DEL PERSONALE HA RICEVUTO LA PRIMA DOSE

“Stiamo cercando di supportare le scuole, in questo avvio che è complesso. Rispetto allo scorso anno partiamo da una base importante: abbiamo l’88% del personale scolastico che ha ricevuto la prima dose e quindi già sicuramente questo dato rafforza di più le condizioni di sicurezza sia per gli alunni che per il personale scolastico”. Così Stefano Suraniti, dirigente Ufficio scolastico regionale Sicilia al seminario “La dirigenza scolastica nell’emergenza Covid” organizzato dalla Flc Cgil Sicilia, che si è tenuto ad Enna ieri e oggi. “Il ministero dell’istruzione – prosegue – ha stanziato proprio ieri circa 23 milioni di euro per quanto riguarda l’edilizia scolastica, affitti e noleggi, che andranno a risolvere alcune criticità nell’ambito degli spazi aggiuntivi necessari per il distanziamento. Nei prossimi giorni faremo una conferenza di servizi con i dirigenti scolastici per dare indicazioni e ascoltare le riflessioni e le osservazioni al fine di dare risposte che possano garantire a tutto il rientro a scuola in sicurezza”.

Per Adriano Rizza, segretario Flc Cgil Sicilia, “sono ancora tante le perplessità manifestate dai nostri dirigenti scolastici alla luce del fatto che mancano delle indicazioni chiare e definite da parte del governo rispetto alle procedure da adottare nelle scuole”. “Al di là della polemica legata al vaccino e al green pass – aggiunge – riteniamo altrettanto importante il tema delle risposte economiche. Poche quest’anno quelle messe in campo, soprattutto risorse che non garantiscono l’organico covid per tutto l’anno scolastico e non fino al 31 dicembre 2021. Perchè con quell’organico i dirigenti scolastici possono sdoppiare classi numerose, che sono tantissime quest’anno in Sicilia, e quindi ridurre il numero degli alunni per classe e garantire quel distanziamento che è fondamentale per fronteggiare l’emergenza pandemica che non sappiamo quanto durerà ancora”.

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