Vaccino anticovid: reazioni avverse su soggetti allergici lievi e tardive - QdS

Vaccino anticovid: reazioni avverse su soggetti allergici lievi e tardive

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Vaccino anticovid: reazioni avverse su soggetti allergici lievi e tardive

sabato 12 Novembre 2022

Uno studio triestino ha evidenziato, per queste persone, una frequenza di reazioni allergiche lievi e moderate di circa il 30%

Il long Covid colpisce gli asmatici e gli allergici. “L’asma, soprattutto quando è tenuta sotto controllo con l’uso di farmaci appropriati, non è un fattore di predisposizione per la malattia Covid-19 grave (quella, per intenderci, che porta le persone in ospedale e le mette a rischio di vita). Tuttavia, alcuni studi, hanno evidenziato come in soggetti asmatici le sequele del Covid-19 (comunemente dette long Covid) possono includere un esacerbazione dei sintomi asmatici con un conseguente aumento nell’uso di farmaci, soprattutto inalatori, per tenere sotto controllo l’asma”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Mario Picozza, presidente FederAsma & Allergie, facendo il punto.

Mentre sul versante vaccini anti-Covid, sono stati segnalati problemi dopo la vaccinazione per i soggetti asmatici o allergici? “Le reazioni allergiche al vaccino nei pazienti ad alto rischio (precedente reazione anafilattica a qualsiasi farmaco/vaccino; allergia a più farmaci; intolleranza ai farmaci contenenti polietilenglicole o polisorbato 80 e disturbi dei mastociti, tra cui orticaria e angioedema) sebbene siano più molto più frequenti rispetto ai vaccinati Covid-19 nella popolazione generale, sono principalmente lievi e tardive, con maggiore probabilità di colpire le donne“, risponde Picozza.

“Le persone ad alto rischio di reazioni allergiche e anafilattiche alla vaccinazione, tra cui quelle con precedente reazione anafilattica a qualsiasi farmaco/vaccino; allergia a più farmaci; intolleranza ai farmaci contenenti polietilenglicole o polisorbato 80 e disturbi dei mastociti, tra cui orticaria e angioedema) sono stati per lo più vaccinati in ‘ambiente protetto’ presso le strutture ospedaliere pronte per eventuali eventi avversi. Uno studio triestino – prosegue Picozza – ha evidenziato, per queste persone, una frequenza di reazioni allergiche lievi e moderate di circa il 30% (un terzo). Una proporzione circa 80 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Non sembra che altri tipi di allergie o la presenza di asma sia correlata allo sviluppo di eventi allergici alla vaccinazione”.

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