Vaccini, AstraZeneca, "Nessun aumento rischio embolia o trombosi" - QdS

Vaccini, AstraZeneca, “Nessun aumento rischio embolia o trombosi”

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Vaccini, AstraZeneca, “Nessun aumento rischio embolia o trombosi”

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domenica 14 Marzo 2021

Dopo le morti sospette a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca, l'azienda interviene per sottolineare la sicurezza del farmaco che produce. Tesi sostenuta anche dall'Aifa.

Dopo la bufera delle morti sospette per il vaccino AstraZeneca, tutta la comunità scientifica si è mossa per fare chiarezza. Adesso è la stessa azienda a rendere pubblici i dati del suo studio.

AstraZeneca: “Nessun aumento di rischio di embolia polmonare o trombosi”

“Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate in Ue e UK con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese”. Lo afferma AstraZeneca. A seguito della “recente preoccupazione sollevata in merito a eventi trombotici – rileva l’azienda – AstraZeneca desidera offrire rassicurazioni sulla sicurezza del proprio vaccino sulla base di chiare prove scientifiche”. L’azienda “monitora continuamente la sicurezza”.

Finora in tutta l’Europa e nel Regno Unito, su un totale di 17 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, “ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all’8 marzo”. Lo afferma AstraZeneca, sottolineando che tale numero di eventi “è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati”.

Inoltre, precisa l’azienda, “negli studi clinici, anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo dei soggetti vaccinati” e “non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60.000 partecipanti arruolati”.

“Circa 17 milioni di persone nell’UE e nel Regno Unito – ha affermato Ann Taylor, Chief Medical Officer – hanno ricevuto il nostro vaccino e il numero di casi di coaguli di sangue segnalati in questo gruppo è inferiore alle centinaia di casi che ci si aspetterebbe tra la popolazione generale. La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica”.

L’Aifa sostiene l’azienda e la sicurezza del vaccino

“Ingiustificato l’allarme sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca”. Lo scrive in una nota l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sottolineando che i casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino “hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi”. Aifa sottolinea “che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione” e “rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale”.

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