Vaccino Covid bambini, in Sicilia dal 23 dicembre, 2 dosi in 3 settimane - QdS

Vaccino Covid bambini, in Sicilia dal 23 dicembre, 2 dosi in 3 settimane

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Vaccino Covid bambini, in Sicilia dal 23 dicembre, 2 dosi in 3 settimane

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lunedì 29 Novembre 2021

"I dati americani e anche quelli dell'Iss ci dimostrano che il 30% dei casi li riguarda, ci sono ricoveri", dice il presidente dell'Aifa Giorgio Palù

I vaccini pediatrici covid per la fascia 5-11 anni in Sicilia dal 23 dicembre. Attesa del via libera di Aifa in questa settimana al vaccino in età pediatrica per iniziare con le somministrazioni “il 23 di dicembre, poi magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo.

Semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per l’adulto. Si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie, per questo si è preferito aspettare la disponibilità di formulazioni pediatriche”.

A dirlo è Franco Locatelli, coordiantore del Cts, Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) a Buongiorno su SkyTG24. “Si sta ragionando – aggiunge – per creare aree pediatriche negli hub vaccinali. Ho anche sentito frasi secondo cui occorre aspettare quello che emerge dalla vaccinazione in altri Paesi, ma se facciamo tutti così nessuno avrà mai dei dati. Cerchiamo di fidarci delle evidenze degli studi scientifici”. Sull’obbligo vaccinale nei bambini Locatelli dice di non accarezzare assolutamente l’idea.

“Assolutamente no, è un’opzione che va offerta, va fatta opera di convincimento, spiegando perché c’è un vantaggio nel vaccinare i bambini, per tutela della loro salute e dei loro spazi educativi e sociali. Ma non considererei l’obbligo”. Così come il Green Pass: “Neanche – conclude Locatelli – se n’è già discusso, e il ministro Speranza è stato chiaro nel dire che in questo momento non si considerava questa ipotesi”.

“I dati americani e anche quelli dell’Iss ci dimostrano che il 30% dei casi li riguarda, ci sono ricoveri. Chiederei ai genitori di farsi questa domanda: c’e’ più rischio con il vaccino o con il ricovero? Consiglierei di guardare le immagini di chi soffre di fame d’aria”, dice Giorgio Palu’ presidente dell’Aifa durante la trasmissione “Mezz’Ora in piu'”.

“Non ci sono ragioni scientifiche per questo allarme. Dal punto di vista virologico serve uno studio accurato e per valutare gli effetti sui vaccinati da pochi giorni a due settimane. Per ora abbiamo il sospetto che sia piu’ contagioso ma saranno gli esperimenti a dirci se e’ piu’ virulento“.

“Un virus con tutte queste mutazioni potrebbe essere anche meno virulento”, ha detto Palu’ parlando della variante Omicron. “Questo e’ un fenomeno che dovrebbe essere studiato, c’e’ stata una forma virulenta di comunicazione che rasenta l’isteria. Siamo esposti ad un coronavirus pandemico che sta colpendo un’umanita’ che vive di informazioni”. 

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