Le nuove evidenze scientifiche potrebbero far slittare ulteriormente la seconda somministrazione del vaccino Pfizer, inizialmente prevista dopo 21 giorni dalla prima.
Un ulteriore prolungamento per la somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer, già ipotizzata oggi da fonti di Governo, rispetto ai tempi più lunghi già applicati, potrebbe essere preso in considerazione – secondo quanto si apprende – sulla base di nuovi dati scientifici attualmente in via di pubblicazione su una autorevole rivista scientifica.
Per il vaccino Pfizer, tali dati evidenzierebbero che a circa tre mesi dalla prima somministrazione (12 settimane) si ha una risposta immunologica tripla rispetto all’intervallo di 21 giorni previsto inizialmente per il richiamo, soprattutto nei soggetti più anziani.