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Valencia, una comunità aperta al mondo e al futuro

redazione

Valencia, una comunità aperta al mondo e al futuro

venerdì 17 Maggio 2019

Il suo nome è sinonimo di valore e coraggio, è una città millenaria pur venendo considerata l’avanguardia mediterranea

VALENCIA – Arriviamo a Valencia con un comodo volo diretto da Catania della compagnia spagnola Vueling che ha inaugurato con due tratte a settimana, mercoledì e sabato, la nuova rotta.

Governata da un sindaco socialista sostenuto da un tripartito di sinistra, dopo molti anni di governo popolare di destra, grande quanto Palermo con i suoi 800.000 abitanti (1.500.000 interland compreso), Valencia ti colpisce per la sua modernità in un contesto storico davvero rilevante.

Ad accoglierci David, funzionario di VLC turismo Valencia, che ci condurrà per la città con un programma fittissimo dalla mattina alla sera e che riesce a darmi la giusta idea della città. Attiva, smart in una parola europea nel senso migliore del termine, Valencia e i valenziani trasmettono una magnifica sensazione di positività e volontà di costruire ricercando le migliori soluzioni per il cittadino.

Qui si percepisce forte e chiaro che il cittadino è davvero al centro dei pensieri e delle azioni di una classe politica aperta e sensibile alle necessità dei suoi abitanti. Lo dimostrano i parchi, le piazze fiorite, gli spazi al chiuso per bambini e adulti dove poter passeggiare, giocare, fare picnic, praticare sport. E quando il governo del generale Franco decise di trasformare il letto del fiume Turia, deviato a Sud della città in orrende autostrade, si ritrovò contro un movimento cittadino che si oppose con grande determinazione chiedendo invece la realizzazione di un parco. Nacquero così i Giardini della Turia, 9 km di estensione percorribile a piedi o in bici. Segno che quando i cittadini esprimono la propria volontà e la politica è pronta ad ascoltare, è possibile creare il meglio per la collettività.

Si comincia con la visita al Mercato Central, uno spazio di 8000 mq, il più ampio di tutta la Spagna dentro un magnifico edificio del XX secolo, ordinato, pulito, in cui si trova ogni prodotto alimentare di prima qualità. Proseguiamo con una tappa pranzo e una visita guidata con aneddoti e particolari curiosi del centro storico da Pierluigi guida sarda trasferitasi a Valencia da qualche anno.

La Basilica, la Cattedrale, Santa Catalina, Lonja della Seda patrimonio dell’Unesco e luogo in cui i mercanti di terra e di mare avviavano le loro transazioni, la stupenda chiesa di San Nicola, mi hanno dato il senso di una città millenaria in cui risiedono tesori senza tempo protetti e curati con attenzione dalle istituzioni.

Taxi al volo e andiamo a vedere l’IVAM, il museo d’arte contemporanea che ospita opere di grandi artisti internazionali, un’esposizione permanente di livello, spazi per concerti e per i bambini.

Ci spostiamo al Bombas Gens antica fabbrica di pompe idrauliche, oggi convertita in un centro d’arte con attività sociali e un ristorante stellato dello chef Camarena. La nostra prima giornata si conclude con una cena al MaKhin cafè.

Il secondo giorno ci sorprende con la futuristica architettura della Città delle Arti e delle Scienze che ha un enorme spazio aperto per il tempo libero di cui fa parte l’Oceanografico che siamo andati subito dopo a visitare. È il più grande acquario d’Europa, con pesci enormi tra cui anche un beluga bebè (l’unico al mondo in acquario insieme a quello in Giappone) e pesci piccolissimi, meduse rosa giapponesi, 45.000 esseri viventi appartenenti a 500 specie ed in cui si studiano soluzioni varie, ad esempio per gli animali viventi nell’Artico che devono adattarsi all’innalzamento delle temperature dovute al cambiamento climatico. Da lì ci spostiamo in jeep con un’altra simpatica guida al parco naturale dell’Albufera in cui vivono protetti uccelli e fenicotteri.

Saltiamo sulla barca per arrivare comodamente al ristorante Nou Raco sapendo già che ci attende una superba paella valenziana. Sazi e felici proseguiamo per una visita al Biopark, parco zoologico con barriere invisibili in cui gli animali vivono sereni e coccolati in un habitat a loro misura. Un gigantesco elefante all’ingresso mi ha fatto sentire subito a casa, U Liotru anche qui!

Venerdì con una temperatura estiva montiamo in sella alle nostre bici per un tour marittimo by Paseando los poblados de la Mar, ammirando spiagge lunghe e pulitissime. Pedalando in allegria giungiamo a El Cabanyal, quartiere un tempo molto degradato, oggi in forte recupero con le tipiche case con le facciate ricoperte di ceramiche colorate. Gita in catamarano per vedere Valencia dal mare, concerto di Berklee alla Città delle Scienze e cena rilassante e gustosa al 2012 El Principio del Fin. Digestivo al Cafe de las Horas il cui proprietario Mark ci ha proposto l’agua de Valencia che pensavo fosse acqua ed invece era un super alcolico all’arancia.

Il nostro tour si conclude sabato con il CCCC (4 C) del Centre Carme Cultura Contemporanea, luogo di pace e di arte con ampi spazi dedicati alle persone. Convent Carmen è stato l’ultimo luogo della nostra permanenza, gestito da giovani che stanno realizzando un orto in cui insegnare ai bambini il rispetto per l’agricoltura divertendosi un mondo.

È considerata l’avanguardia mediterranea e non si sbaglia a pensarlo. Valencia ti entra negli occhi e ti resta nel cuore, è una città in cui credi che ogni sogno sia possibile, in cui respiri l’aria limpida di chi ha fede nel futuro e si impegna per renderlo possibile. Salutiamo David e salutiamo Valencia sapendo già che presto o tardi ci rivedremo.

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