La domanda globale di petrolio è destinata a crescere più lentamente del previsto a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus. La previsione è contenuta nel bollettino mensile dell’Agenzia internazionale dell’energia che prevede ora un aumento della domanda di 5,3 milioni di barili al giorno a 96,2 milioni di barili, 300.000 in meno rispetto le precedenti stime. La produzione globale è invece destinata ad aumentare ulteriormente, dopo l’accordo raggiunto in seno all’Opec+.
La domanda, sottolinea l’Aie, è cresciuta a giugno in Europa e Nord America, grazie alla ripresa della mobilità, ma “ha bruscamente invertito il suo corso” a luglio, dopo che la variante Delta ha rallentato le consegne in Cina, Indonesia e altre parti dell’Asia. “Anche le prospettive sul resto dell’anno sono state apprezzabilmente ridotte, a causa del peggioramento della pandemia e della revisione dei dati storici”, si legge nel rapporto. “Le nuove restrizioni contro il Covid-19 imposte in molti Paesi consumatori di petrolio, in particolare in Asia, ridurranno la mobilità e l’utilizzo del petrolio”, conclude l’Aie.